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Ha centrato uno degli obiettivi più ambiti per un professionista americano di alto livello e lo ha fatto al primo anno di eleggibilità, ovvero pochi mesi dopo aver compiuto il 40° compleanno: parliamo ovviamente di Daniel Negreanu che poche ore fa è stato inserito ufficialmente nella Poker Hall of Fame.
Insieme a lui è stato nominato anche il 63enne Jack McClelland, giocatore di lunga data ma soprattutto stimato tournament director, premiato per gli oltre quarant'anni dedicati al mondo del poker e alla sua promozione. Tutta l'attenzione mediatica, comunque, è inevitabilmente concentrata su Daniel Negreanu, che al giorno d'oggi è senza dubbio uno dei giocatori di poker più popolari al mondo, probabilmente raggiunto in termini di notorietà dai soli Phil Hellmuth e Phil Ivey.
Per lui la grande soddisfazione di essere stato nominato non appena eleggibile, ovvero subito dopo aver compiuto i 40 anni. Un'età che divenne ufficiosamente la soglia minima per essere nominati dopo la morte di Chip Reese, leggenda del poker americano che ottenne il riconoscimento proprio a 40 anni. Non a caso, negli scorsi anni, diverse stelle come Phil Ivey e Tom Dwan (all'epoca in cui ancora frequentava le partite di Las Vegas) vennero escluse dalle candidature per motivi anagrafici.
Anche Daniel Negreanu ha ovviamente parlato dell'amico Chip Reese nelle sue dichiarazioni a caldo: "Per me è un onore entrare nella Poker Hall of Fame dopo tutti gli straordinari giocatori che mi hanno preceduto ed è un onore ancora più grande essere stato premiato a 40 anni, la stessa età del leggendario Chip Reeese. Grazie a tutti coloro che mi hanno votato".
La cerimonia di premiazione avverrà il 9 novembre al Binion's di Las Vegas e la scelta della location non è casuale: qua Jack McClelland ha svolto il ruolo di tournament director per quasi tutta la sua carriera e qua Daniel Negreanu ha vinto il suo primo braccialetto WSOP nel 1998. Un luogo speciale per incoronare due persone che in un modo o nell'altro hanno dato qualcosa di importante al mondo del poker.
