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Grindare tornei satellite: c'è chi ci fa un sacco di soldi

Il tipico grafico di un giocatore che si dedichi ai tornei online è molto discontinuo: varianza elevata e payout verticali in questo senso non lasciano scampo, ma che succede quando un grinder decide di dedicarsi principalmente ai tornei satellite? Il risultato potrebbe sorprendervi.

Certo, il giocatore che prendiamo come modello non è uno qualsiasi, bensì Tom "Jabracada" Hall, uno degli astri nascenti del poker inglese che forse ricorderete per aver quasi raggiunto il tavolo finale del Main Event alla PokerStars Caribbean Adventure di quest'anno: per lui è arrivato un amaro decimo posto, buono per 112.400 dollari conditi da un bel po' di amaro in bocca.

Tom Hall alla scorsa PCA (photo courtesy Danny Maxwell)

"Questo gioco può essere assolutamente brutale a volte, e nella mia carriera finora di momenti simili ne ho vissuti parecchi - ha dichiarato in un'intervista rilasciata a pokerplayer.co.uk - lo scorso anno sono arrivato 13esimo in un torneo delle WSOP e per me è stata un'esperienza davvero devastante. Per questo alla PCA sono arrivato emotivamente più preparato, non avendo rimpianti sul mio gioco".

Del resto, Hall non vive certo di poker live, considerandolo più che altro un diversivo sporadico dalla sua vera professione, quella del grinder: "Vivo queste trasferte come vacanze, certo in modo serio ma si tratta più che altro di staccare dal gioco online, che invece vivo come il mio lavoro". Piuttosto redditizio, almeno a giudicare dai numeri.

Ufficialmente in carriera ha vinto oltre un milione di dollari online, naturalmente lordo, ma a questa somma manca un bel po' di roba: "In passato giocavo al 90% MTT classici, mentre adesso grindo molti più satelliti per gli eventi live, che non figurano nei numeri di PocketFives.com". Satelliti che regolarmente vince e poi converte in denaro.

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Una scelta non casuale. I field infatti sono mediamente piuttosto ridotti e con molti giocatori di scarsa esperienza: "Se giochi quelli per qualificarti agli EPT possono essere duri, ma in quelli dove il pacchetto in palio è un torneo minore è tutto molto più facile". E la sua non è presunzione: al riguardo, un'immagine vale più di mille parole.

Naturalmente se si percorre questa strada il più delle volte si giocherà per piccole cifre - anche se ovviamente Tom Hall gioca anche i tornei classici più importanti - ma in compenso si andrà a premio molto più spesso, senza contare che ogni pacchetto ha lo stesso valore, per cui "arrivare" significa vincere, ed avendo la possibilità di giocare sulle piattaforme .com la scelta non manca.

Serve applicazione, studio e costanza così come per qualsiasi altra disciplina, ma la differenza come detto la fanno gli avversari: "La gente li vede come una specie di biglietto della lotteria, se gli va bene vincono e possono andare al torneo. La verità è che se ci si concentra su questi giocandoli ogni giorno si possono guadagnare ancora un bel po' di soldi...".

Come al solito, insomma, può essere decisivo ritagliarsi una nicchia, anziché seguire la massa, e se i risultati continueranno ad arrivare con questa continuità c'è da giurare che Tom Hall continuerà a percorrerla ancora per un bel po'.

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