Poker online
Per i giocatori americani di Full Tilt Poker le sventure non finiscono mai: la IRS (Internal Revenue Service), la temibile agenzia delle entrate degli Stati Uniti, ha aperto un’indagine sugli account e sulle vincite maturate prima del black-friday, sulla red room.
Lo rivela PokerNewsReport: l’inchiesta del Dipartimento di Giustizia ha attirato l’attenzione dell’IRS che ora vuole verificare ogni singola posizione ed applicare la normativa alla lettera per i residenti negli States. Come noto, i clienti del noto sito di poker online non sono ancora riusciti a prelevare i fondi depositati sui propri account, ma il fisco statunitense vuole vederci chiaro lo stesso e tassare le somme vinte prima del 15 aprile 2011.
In particolare, in base alla normativa fiscale vigente, le vincite derivanti dal gambling dovrebbero essere tassate dal momento in cui i giocatori completano l’operazione di cash out ed entrano in possesso dei soldi vinti. Di conseguenza, i players non dovrebbero al momento, avere problemi, almeno con l'agenzia delle entrate.
Spetta però ad ogni singolo giocatore provare di non essere stato rimborsato. Pertanto, solo un comunicato ufficiale di Full Tilt Poker in tal senso, potrebbe ‘liberare’ dall’onere della prova i propri clienti. Il fisco ritiene che – in via teorica - le operazioni di rimborso siano ancora possibili, considerando che la licenza dell’Alderney Gambling Control Commission non è ancora stata revocata. Il termine ultimo è stato fissato per il 15 settembre.
E' logico che se i players non saranno rimborsati, difficilmente l’agenzia dell’entrate farà rivendicazioni. Però potrebbero sorgere problemi importanti in ogni modo: PokerNewsReport sostiene che l’IRS farà un controllo a tappeto su tutti i conti. E coloro che in passato non hanno mai dichiarato vincite già ‘incassate’ potrebbero essere travolti da una valanga di multe, interessi e tasse supplementari.
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