L'asso del tennis tavolo cinese, Kong Linghui, campione olimpico nel 2000 sembra aver grossi problemi con il gambling ed essere entrato nel mirino delle autorità del Governo di Pechino che vedevano in lui un ambasciatore sportivo della Cina all'estero. Si tratta di un vero campione che ha vinto oltre all'oro ai Giochi Olimpici di Sidney anche un titolo mondiale. Una leggenda nel suo paese.
Kong Linghui è stato citato dal Casinò Marina Bay Sands (una delle case da gioco più grandi del mondo), di proprietà di Las Vegas Sands di Sheldon Adelson.
L'atto di citazione è stato depositato ad Hong Kong per i debiti maturati dal campione 41enne di ping pong ai tavoli da gioco. Kong rischia grosso: è l attuale allenatore della nazionale femminile di tennis tavolo ma per questo scandalo potrebbe essere esonerato.
Il debito da quasi mezzo milione di dollari
Secondo gli avvocati di Las Vegas Sands, Kong Linghui aveva ottenuto una linea di credito (firmando il relativo contratto) dalla direzione del Marina Bay per $721.000 ma lo sportivo cinese avrebbe maturato un debito di quasi un milione: molto probabilmente gran parte del denaro è stato perso ai tavoli di baccarat (ma non ci sono ancora prove).
Nel corso del tempo ha rimborsato $545.000 ma sarebbe stato citato per il mancato pagamento di $454.000 tra crediti non pagati ed interessi maturati.

L'uomo si è difeso pubblicamente spiegando sui social di non aver effettivamente scommesso una somma del genere all'interno del casinò: aveva solo fornito i suoi "dati personali al Marina Bay per ottenere chips per amici e familiari" mentre lo stesso Kong guardava. Una versione non molto credibile ma saranno i giudici a stabilirlo.
Di recente gli avvocati del Marina Bay Sands hanno ottenuto una sentenza di condanna nei confronti di un businessman di Singapore che ha perso quasi 2 milioni di dollari ai tavoli da gioco.