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La storia di Isildur1 (2a parte): "sapevo di essere il più forte del pianeta nel NLHE, Dwan troppo passivo"

Viktor Blom, Isildur1 per tutti, è considerato al momento uno dei più forti giocatori nel PLO heads-up, ma ai suoi esordi era considerato senza rivali nel NLHE ed ancora con qualche leak (per quei livelli) proprio nel Pot Limit Omaha. I numeri lo testimoniano: "Blom90", a soli 18 anni, nel 2008 distruggerà in poche settimane il field di iPoker, guadagnando 1,7 milioni di dollari dopo aver battuto tutti i livelli del network. Come vi abbiamo più volte raccontato, lo svedese di Ranas è partito con un roll di soli $2.000 (regalo di compleanno dei genitori).

A questo punto la sfida con i più forti pare inevitabile. Ma lasciamo raccontare a Viktor Blom come iniziò questa scalata all'Olimpo degli Dei del poker mondiale.

Isildur1: "mi sentivo il re del NLHE"

Su iPoker, Blom90 ammette “ero stanco perché non riuscivo a trovare più azione. Così ho deciso di depositare molti soldi su Full Tilt Poker: sapevo che avrei incontrato molti players disposti a sfidarmi. Ero convinto di essere in quel momento il migliore giocatore di NLHE del pianeta".

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Con 1,7 milioni di bankroll e senza staking, nasce il mito Isildur1. D'altronde Viktor ci aveva già abituato ad una gestione del roll molto aggressiva, forse borderline che gli costerà caro in futuro:

"Avevo giocato al massimo fino ai limiti 200$/400$ e mi spinsi oltre. La maggior parte dei regulars erano nitty, con un gioco chiuso, per questo sapevo di avere un vantaggio nel No Limit Hold’em contro di loro. Sarebbe stato facile...”.

La sfida con Dwan: "è stato troppo nitty in certi momenti"

Blom ha sempre dichiarato di non aver mai fatto uso di software però aveva studiato molto il field di Full Tilt dell'epoca. La prima sfida contro Dwan proietta Isi nel mito e negli ultimi mesi del 2009, il mondo del poker parla solo di questo nuovo anonimo giocatore svedese (Isildur1) capace di sfidare e battere i più forti.

Guadagna 3 milioni in tre giorni e l'unico a non essere sorpreso di questi risultati straordinari è proprio il ragazzino di Ranas che mette nel mirino Tom Dwan, in quel momento, uno dei giocatori più stimati nel cash game NLHE, protetto da Chris Ferguson, Howard Lederer e tutta Full Tilt.

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Isildur1 non si fa scrupoli e sicuro di sé, gioca forse la partita più importante della sua carriera in trasferta ma i risultati gli danno ragione:

“abbiamo giocato maratone online, una sessione è durata addirittura 18 ore. E’ stata una vera battaglia: avvertivo in lui molta esperienza. Si vedeva che aveva giocato molte mani nella sua vita. Ma è stato troppo passivo in alcuni momenti. Ammiro comunque il suo gioco ed è stata una delle più difficili sessioni che io abbia mai affrontato”.

Giorni ancora felici, prima dell'imboscata dei coach di Card Runners.

Isildur1, la storia - prima parte

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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