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Lederer & Ferguson: altri guai giudiziari in arrivo

lederer-fergusonManca un solo giorno all’anniversario del black friday e Chris Ferguson ed Howard Lederer sono sempre più sulla graticola per il disastro finanziario che ha coinvolto Full Tilt Poker, considerando il loro ruolo di primo piano nella gestione del sito. Le trattative per la vendita con Bernard Tapie procedono a rilento ed i players statunitensi non stanno a guardare.

Todd Terry ed altri giocatori, creditori della red room, dopo aver presentato già mesi fa una class action, hanno deciso di fare double up, in base alle indicazioni fornite dal Dipartimento di Giustizia, in particolare con l’aggiornamento dell’azione civile avvenuto nel settembre del 2011.

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Pertanto il noto grinder americano ed i suoi colleghi hanno depositato una nuova azione giudiziaria collettiva, citando solo Lederer e Ferguson. Non sono stati coinvolti gli altri due membri del consiglio direttivo Ray Bitar e Rafe Furst.

Il motivo è semplice: Todd Terry ritiene che siano stati proprio Lederer e Ferguson a distribuire i ‘famosi’ prestiti milionari agli altri azionisti (Ivey, Lindgren etc.) sottraendoli dai fondi dei giocatori. Un’accusa che se provata, rischia di mettere in seri guai i due soci amministratori della red room, rei inoltre di non aver vigilato in maniera efficace sulla gestione finanziaria della società. Il conto chiesto da Todd Terry è di 150 milioni di dollari per tutti i players statunitensi.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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