Qualche giorno fa vi avevamo raccontato come il mondo del poker si fosse diviso sulla sfida lanciata da Daniel Cates: 100.000 $ per una partita heads-up a detta di molti pro non erano un incentivo sufficiente per sfidare un campione come jungleman. Non la pensa così il vulcanico Tony G, che già qualche settimana fa si era detto pronto a confrontarsi con il pro americano.
“Spero che qualcuno affronti Jungleman, sono assolutamente in disaccordo con chi critica la sfida”, si legge sul blog di Tony G. “Il poker ha bisogno di spazi di intrattenimento e l’occasione di veder giocare live Jungleman è di grande interesse per tutto il movimento”.
Al pro lituano piace anche l’idea, sostenuta da Pokerfarm (partner di Jungleman nell’organizzazione e nella promozione dell’evento), di mettere in palio una cintura di campione del mondo per il vincitore del challenge.
“Credo che giocare per una cintura sia divertente – scrive Tony G -, tutti dovrebbero ricordare che noi giocatori dovremmo assumerci l’impegno di creare il massimo appeal per il movimento del poker: qui c’è gente che sta provando a rendere più vivace e appetibile il nostro prodotto, se non funzionerà, sarà stato comunque utile tentare!”.
Riguardo la possibilità di un diretto coinvolgimento nella sfida, Tony G ha chiarito come allo stato attuale nessuno si sia proposto di offrirgli staking e, almeno a nostro parere, sarà difficile trovare assennati investitori pronti a scommettere sul player lituano di fronte ad un mostro dell’heads-up come Daniel “jungleman12” Cates.
Rimane tuttora in piedi invece la possibilità di vedere un italiano sfidare Cates: come già detto altre volte, si tratta di Giuseppe "Spider" Festa, il quale è ancora in trattative con lo staff di Cates per valutare termini ed opportunità del challenge. Anche qui, staremo a vedere.
scritto da darioz81