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Ita.Dred e 1 milione di mani cash da 300mila euro di profit!

Giacomo 'Ita.Dred' LoccariniDi Giacomo "Ita.Dred" Loccarini sapete già tutto, o quasi. Ecco allora che vi ripresentiamo il fenomenale player e coach di Pokermagia sotto un'altra luce, quella di Yuang Chu. E' proprio il suo illustre collega (anche in Pokermagia) ad intervistarlo questa volta.

L'occasione è allettante, anche perchè proprio ieri Giacomo ha postato sul nostro forum il grafico relativo al suo primo milione di mani cash game giocate sul punto it, coi risultati strabilianti che potete apprezzare!

Giacomo è quello che in inglese viene definito triple threat, tripla minaccia: forte nei tornei, forte on-line, forte nel cash game. Ma non solo, perché Ita.Dred è devastante anche in un quarto settore, l'heads up, specialità che peraltro ama più di ogni altra tanto che da settembre ricopre, assieme all'altro fenomeno del testa a testa Kalashnkov, la carica di direttore tecnico della neonata Pokermagia HU, lo spin off della celebre scuola fondata da Mandrake, Matrix, Somfranz e SunTzu.

Dopo un lungo silenzio Ita.Dred torna a parlare per raccontarci qualcosa della sua nuova avventura targata Magia, oltre che del suo primo milione di mani accumulate su PokerStars.

D. Sei uno dei giocatori di Heads-up più forti d'Italia e se potessi (se ci fosse cioè traffico sufficiente agli high stakes) ti dedicheresti a questa disciplina quasi esclusivamente. Che cosa ti ha portato a questa scelta?
R. Mi ha sempre affascinato l'heads-up, una disciplina nella quale entrano in gioco tantissimi fattori, alcuni identificabili e altri no. Proprio questo aspetto lo rende a mio avviso molto complesso, difficile e dunque particolarmente interessante. Essendo una persona che ha bisogno di stimoli sempre nuovi, la mia transizione dal 6max è stata naturale.

D. Sei da tempo coach di 6max per Pokermagia e da poco ti sei lanciato anche in questa nuova avventura, Pokermagia Heads-up. Quali pensi siano le qualità necessarie per sfondare in questa specialità?
R. Costanza e disciplina, mindset e intuito. Le sorti della partita possono cambiare molto velocemente: avere un focus saldo e non tiltare è fondamentale per fare profitto. Gli errori costano tanto, tantissimo.

D. Sei un ottimo insegnante (lo dico per esperienza personale), come pensi di strutturare l'insegnamento HU?
R. Per chi viene dal 6max il cambiamento principale riguarda l'inevitabile allargamento dei range. Questo comporta non seguire mai regole troppo rigide, ma adattarsi di volta in volta a fattori quali l'avversario, il flow della partita, l'history, eccetera. Insegnare questo approccio "fluido" ai neofiti dell'heads-up sarà prioritario per i nostri coach dopo aver trasmesso le basi solide per quanto riguarda il preflop.

D. Spesso nella comunità online il giocatore HU viene considerato il duro per eccellenza e i top player della disciplina sono giudicati il massimo raggiungibile in termini di skill. Tu come la vedi a riguardo?
R. Sicuramente è la modalità più affascinante ed è anche, a mio avviso, la più complessa sotto ogni punto di vista. Penso sia più che giustificato il seguito che riceve tra gli appassionati.

Road to Campione

D. Oltre che top player tu sei anche un amante del gioco: quali sono i tuoi giocatori preferiti?
R. In realtà non ho avuto modo di studiare a sufficienza il gioco dei grandi campioni internazionali. Da quel che ho visto però quelli che preferisco sono Tom "durrrr" Dwan, Daniel "Jungleman" Cates e Viktor "Isildur1" Blom.

D. A parte l'evidente lato glamour dell'Heads-up, quali sono i motivi per cui un giocatore dovrebbe approfondire questa disciplina?
R.  Diventare un buon headsuppista comporta un sensibile miglioramento del gioco post-flop e una maggiore comprensione del gioco a 360 gradi.
Per non parlare della maturazione sotto il profilo mentale, in particolare per quanto riguarda il controllo delle emozioni, del tilt in primis. In generale al di là del miglioramento pokeristico direi che giocare heads-up rende la mente più flessibile e aiuta a gestire lo stress. Rappresenta insomma un arricchimento personale sotto tanti aspetti.

D. A proposito di arricchimento, vedo un grafico che fa veramente paura. Quali sono le tue sensazioni dopo questo primo milione di mani?
R. Beh che dire? Come ho già scritto sul forum so di avere margini di miglioramento, e non solo per il fatto di avere trovato pochissima action heads up ed essermi dovuto dedicare quasi esclusivamente al 6-max. Mi è capitato troppe volte di giocare stanco, o stressato, o in deficit di sonno: è un errore tremendo, e capire quanto è importante il focus al tavolo è qualcosa che non si impara mai abbastanza. In questo senso, come si diceva prima l'heads up è una scuola straordinaria.

D. Un milione di mani cosa ti dicono, riguardo al concetto di lungo periodo?
R. Che è tutto così relativo!!! Per 100-200mila mani uno sembra un cretino, dopo altre 200mila lo stesso giocatore sembra un fenomeno. Non sono 200k mani il lungo periodo, e probabilmente neanche un milione.
L'importante, come ho scritto sul forum, è impegnarsi al massimo ma sempre cercando di non diventare un bot, un automa che in quanto tale non si distinguerà mai per eccellenza. Osservate tutto quello che accade nella partita, prendete spunto e rielaborate, non cliccate a caso perchè lo avete visto fare o perchè ve lo ha detto qualcuno!


(intervista a cura di Yuang Chu)

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