Quando sei un giocatore di poker professionista, perdi per mesi ed a questo buco nero sembra non esserci fine essere soffocati dai dubbi è più che normale: nonostante la sua esperienza, Gus Hansen non fa eccezione a questa regola.
Il giocatore danese, come vi avevamo già raccontato, quest'anno ha perso quasi tre milioni e mezzo di dollari su 100.000 mani giocate su Full Tilt Poker, non riuscendo praticamente mai a trovare il bandolo di una matassa tanto indigesta.
"Ultimamente ho perso molto e mi sono sentito frustrato - ha dichiarato al collega Giovanni Angioni di PokerListings - sento che mi sta sfuggendo qualcosa, forse il mio gioco è superato. Un tempo ero il più vincente nell'Omaha hi/low, adesso sono sei mesi che perdo più di tutti in questa variante, per cui mi domando, che è successo nel frattempo?".
Hansen dimostra di essere molto onesto con se stesso, arrivando a confessare che questo tormento a volte gli impedisca di dormire: "Credo che ogni giocatore competitivo debba chiedersi se lo è ancora. So di non aver runnato molto bene ultimamente, ma neppure così male da giustificare quelle perdite".
Gus ci tiene comunque a sottolineare di poter contare su altre entrate, così come di essere pronto a giocare high stakes a qualsiasi variante, compresi il poker cinese ed il backgammon. Infine, ammette di aver vinto più di quanto avrebbe dovuto a Macao ultimamente, quindi complessivamente le cose non sono così fosche come sembrano: "Sono un giocatore da vent'anni - conclude - ho perso tutto, vinto di nuovo e poi perso ancora, per cui sono in qualche modo abituato ai grandi swing. Certo, vincere è più divertente...".
E almeno in questo, tutti possiamo dire di assomigliare a Gus Hansen.