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Stephen Chidwick e due assi in un piatto 3-bettato

Due assi da giocare in un piatto 3-bettato sono di solito la premessa perché diverse fiches vengano verso di noi: Stephen Chidwick ci aiuta a capire come ragionare in una situazione apparentemente semplice.

Questa mano è stata giocata in un torneo online da 11 dollari nelle primissime fasi, dove su bui 25/50 hero siede sullo small blind con uno stack da 5.910 fiches ed in mano a a .

Il giocatore in UTG+2 apre il gioco a 100 fiches, il cut-off - che ha 4.929 fiches e su 50 mani sta giocando 16/9/0 - chiama e noi squeeziamo a 350, venendo chiamati da entrambi gli avversari.

Il flop è 10 10 6 , e noi c-bettiamo a 550 fiches su un piatto di 1.125, ricevendo due call. Il turn è il 4 : checkiamo, l'original raiser pure, il cut-off punta 1.175 fiches e noi chiamiamo.

Stephen "stevie444" Chidwick, ritratto da Neil Stoddart

Il river è il 4 : nuovo check per noi, villain punta 1.975 fiches su un piatto di 5.125 ed hero folda. Inutile forse dire che Chidwick giocherebbe la mano in maniera piuttosto diversa.

L'inglese - che online ha vinto oltre tre milioni di dollari ed ha più volte sfiorato il braccialetto WSOP -  spiega quale sarebbe stato il suo piano: "Penso che avrei preferito puntare sia al turn che al river, con l'intenzione di foldare sei raisato - spiega - as played viste le odds che abbiamo avrei chiamato".

"Stevie444" spiega quale stima possa essere il range del nostro avversario: "Non penso si possano escludere le overpair, vista la sua posizione e le sue statistiche preflop non possiamo essere sicuri che 3-betti una mano come QQ. Credo anche che nel suo range non ci sia ogni possibile combinazione di Tx, ed anche le sue size sia al turn che al river mi fanno pensare ad un'overpair".

Il piano di Chidwick insomma è chiaro, ed anche se non possiamo sapere se le sue considerazioni in questo caso fossero corrette, di certo il pensiero di un giocatore del suo calibro è spesso condivisibile.