Vai al contenuto

Ashton Griffin, il wrestler "benedetto" del poker

Ashton "theASHMAN103" Griffin è tornato, ma forse non se n'era mai davvero andato. Il talentuoso giocatore statunitense da qualche tempo è uscito dalla luce dei riflettori, ma non per questo ha smesso di giocare a poker.

Lo fa solo a limiti più bassi, lontano dal clamore, forse perché a differenza del passato adesso sa quanto valgano quei soldi: "Quando ero più giovane vivevo il denaro vinto o perso in maniera molto distaccata, per me era soltanto un numero - ricorda a PokerListings.com - e questo mi ha certamente aiutato a scalare i vari livelli".

"Mi sento una persona fortunata, per il fatto di essere libero di fare ciò che desidero. Come altri giocatori anch'io in certi periodi l'ho dato per scontato, ma adesso mi sento come se fossi benedetto per questo".

"Il wrestling è stato decisivo per il mio successo come giocatore - rivela, lui che lo pratica da dieci anni - mi ha insegnato la disciplina, il desiderio di concentrarsi con passione su qualcosa, tutti aspetti che poi sono riuscito a trasferire ai tavoli da poker".

"In passato il gioco era molto più loose preflop, ed era possibile giocare shortstack al $200/$400. Ho avuto molta fortuna in quel periodo, un aspetto sempre importante in un gioco ad alta varianza come il Pot Limit Omaha".

Nonostante sia sparito dai tavoli che normalmente finiscono sotto i riflettori, gioca ancora il PLO a livelli come il $10/$20 e $25/$50, svelando uno dei segreti che lo ha reso vincente ultimamente: "Sto puntando con una size minore rispetto al passato, con i miei bluff al river - spiega - posso rappresentare una thin valuebet, e mi sono accorto che gli avversari foldano comunque spesso".

"C'è ancora molto denaro che può essere guadagnato giocando a poker, e pensare che un giorno vorrò avere una famiglia e dei figli mi motiva a far bene adesso - conclude - visto che fra qualche anno tutto potrebbe cambiare". Ma nel frattempo lui continua a vincere, perché certe cose sembrano davvero non cambiare mai.