In pochi sanno che Douglas "WCGRider" Polk è stato coachato da Daniel "jungleman12" Cates, non troppo tempo fa: nonostante questo, oggi i rapporti fra i due sono tutt'altro che idilliaci.
"Abbiamo barattato del coaching sul poker con uno su come abbordare le ragazze - ricorda ridendo a BluffEurope.com - ma abbiamo avuto alcune controversie, ci sono alcune cose che ha fatto che reputo discutibili. Credo sia una brava persona in fondo, ma che a volte faccia delle decisioni tutt'altro che ben ponderate".
Per questa ragione, secondo "WCGRider" un challenge fra lui e "jungleman12" è molto improbabile, nonostante uno scontro fra questi due titani del No Limit Hold'em heads-up sia proprio quello che molti appassionati vorrebbero vedere: "Abbiamo giocato molto in passato, so che sta attraversando un brutto downswing, e l'unica ragione per cui non è ancora più brutto è che mi ha distrutto ai tavoli".
Secondo Polk, dopo quella con Sulsky non ci saranno altre sfide a breve
Nonostante non lo dica, è probabile che una delle cose che Polk imputa a Cates è quella di avergli presentato personaggi poco raccomandabili, in particolare il giocatore inglese Josh Tyler, accusato di avergli manomesso il computer in modo da potergli vedere le carte. Il britannico ha sempre proclamato la sua innocenza, ma Polk rimane convinto che il colpevole fosse proprio lui: "Ho cercato di aiutarlo, dicendogli che se non aveva fatto nulla ero disposto a lavorare per far emergere la verità, ma fondamentalmente si è rifiutato di collaborare...".
La scelta del testa a testa per Polk è prima di tutto una questione di "stile": "E' la variante dove teoria e matematica sono più presenti, di fatto non puoi fare il nitty aspettando di floppare set. Si adatta al mio stile più loose ed aggressivo, in qualche modo mi piace l'aspetto competitivo che comporta".
La sfida con Ben Sulsky non è ancora conclusa, ma manca ormai poco e lo statunitense non crede che altri avversari accetteranno di confrontarsi con lui nel breve periodo, non a caso: "Credo di essere il più forte attualmente, anche se magari fra me ed Isaac Haxton non c'è troppa differenza. Ho giocato molto contro i professionisti che ho citato, ed ho provato a giocare con gli altri". Che però non gli danno azione, e un motivo dovrà pur esserci.