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Disputare il tavolo finale del Main Event WSOP è naturalmente un sogno: se raggiungerlo è difficile, fare in modo che duri più di una notte lo è ancora di più.
Ne sa qualcosa James Akenhead, che è passato dall'essere uno dei November Nine nel 2009 all'aprire un bar e ristorante - il Reach - nei Docklands, una zona ad est di Londra. Non si può quindi dire che sia caduto in disgrazia, tutt'altro, ma dopo quel grande risultato ha presto capito che la carriera del giocatore non facesse più per lui.
"Ho giocato a poker per dieci anni, e quando dedichi così tanto tempo a qualcosa diventa la tua vita - ha dichiarato in una recente intervista a pokerplayer.co.uk - certo, il 2009 è stato un anno incredibile".
Nonostante infatti lui sia finito nono ha comunque vinto 1.264.000 dollari, risultato che lo rese piuttosto popolare in Inghilterra e non solo: "Un successo simile è difficile da spiegare, perché giunge all'improvviso tutto assieme, come capita nel poker. Puoi avere anni molto vincenti ed altri opposti, io li ho vissuti entrambi ed è anche per questo che poi ho deciso di prendere un'altra direzione".
Dopo aver infatti frequentato il circuito dal vivo per qualche anno, Akenhead si rende conto che i suoi risultati sono piuttosto deludenti, ed anche una somma simile per quanto enorme non è certo infinita: "A 26 anni, dopo aver vinto una somma del genere, spendi i soldi in malo modo, anche se da un certo punto di vista è normale. Sono contento di aver investito il resto in questa attività, mi ha aiutato anche a rendermi conto di che cosa significhi vivere nel mondo reale".
Essere un giocatore professionista infatti offre molta libertà, ma al tempo stesso rischia di proiettare qualcuno all'interno di una bolla: "Non hai alcun capo e ti svegli quando vuoi, mentre adesso non soltanto ti svegli la mattina presto ma se vuoi che qualcosa venga fatta devi farla subito, non puoi procrastinarla all'infinito".
Un percorso di responsabilizzazione e di crescita, naturale per chiunque alla sua età e reso in qualche modo più agevole proprio grazie a quel risultato, che gli ha cambiato la vita abbastanza da offrirgli un bel vantaggio ma non abbastanza da sedersi su allori destinati a non durare in eterno.
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