Il più grande spettacolo del mondo è ai nastri di partenza. A partire dal 20 aprile e fino a metà giugno i playoff Nba ci regaleranno nottate insonni ma entusiasmanti.
Vinceranno di nuovo i Denver Nuggets di Nikola Jokic? Boston sembra davvero così imbattibile? E poi gli spunti che ci ha regalato la regular season e soprattutto, last but not least, le quote che riteniamo più interessanti per quanto riguarda l'antepost.
A tutto questo risponderanno i nostri tre esperti di basket, i tipster che trovate su Assopoker per quanto riguarda la pallacanestro non solo Nba: Andrea Borea, Domenico Gioffré e Alessandro Ruta.
Questo naturalmente dopo aver analizzato i mercati legali e le relative quote dei bookmakers online italiani.
In questo Articolo:
- 1 Playoff Nba, come funzionano
- 2 Playoff: gli accoppiamenti
- 3 Nba playoff, dove vederli in tv e in streaming
- 4 Cosa ci ha detto la regular season?
- 5 Rivince Jokic?
- 6 Playoff Nba: le quote per la vittoria finale
- 7 A Est tutto scritto?
- 8 NBA Playoff: grande equilibrio invece a Ovest
- 9 Sorprese possibili?
- 10 Nba: chi va in finale?
Playoff Nba, come funzionano
Iniziamo intanto dalle basi: come funzionano i playoff Nba? Delle 30 franchigie partecipanti alla lega ne sono rimaste 16, 8 nella conferenza Est e 8 nella conferenza Ovest.
In base alle vittorie ottenute durante la stagione regolare si è formata una classifica per ogni Conference con otto teste di serie e questi accoppiamenti in un tabellone "tennistico" identico sia a Est che a Ovest: n.1 vs n.8, n.4 vs n.5, n.2 vs n.7 e n.3 vs n.6.
Le teste di serie numero 7 e 8 sono state stabilite secondo la formula del play-in, una sorta di "playoff dentro il playoff Nba" tra le 4 squadre classificatesi dal 7° al 10° posto della stagione regolare sia a Est che a Ovest.
La formula dei playoff dice che per passare al turno successivo bisogna sconfiggere l'avversario in una serie "al meglio delle 7 partite", quindi occorre vincere almeno 4 volte in gare che si disputano ogni due-tre giorni a campi alterni (2 in casa della testa di serie migliore, poi 2 in quella della peggiore e così via fino a quando una non ne vince appunto 4).
Chi ha la testa di serie più alta ha naturalmente il vantaggio del fattore-campo.
Sia la conferenza Est che quella Ovest prevedono 3 turni per decretare i due vincitori che poi si sfideranno nelle Finali Nba. L'ultima finale è stata vinta dai Denver Nuggets (ovest) 4-1 contro i Miami Heat (est).

Anche per le finali chi delle due squadre avrà avuto il miglior bilancio vittorie-sconfitte durante la stagione regolare avrà il fattore-campo a favore.
In questa edizione della Nba il miglior record è stato dei Boston Celtics (Eastern Conference) con 64 successi e 18 ko in regular season; dall'altra parte del tabellone la testa di serie numero 1 in questi playoff Nba sarà per gli Oklahoma City Thunder.
In teoria quindi Boston ha il vantaggio del parquet amico per tutti i playoff Nba.
Playoff: gli accoppiamenti
A Est il tabellone presenta queste contendenti:
- Boston Celtics - Miami Heat
- Cleveland Cavaliers - Orlando Magic
- New York Knicks - Philadelphia 76ers
- Milwaukee Bucks - Indiana Pacers
A Ovest invece sempre dall'alto verso il basso:
- Oklahoma City Thunder - New Orleans Pelicans
- Los Angeles Clippers - Dallas Mavericks
- Denver Nuggets - Los Angeles Lakers
- Minnesota Timberwolves - Phoenix Suns
Nba playoff, dove vederli in tv e in streaming
Praticamente ogni partita sarà trasmessa in diretta o in replica da Sky Sport, con il commento di Flavio Tranquillo, Alessandro Mamoli, Davide Pessina e tutte le altre voci del canale.
Come al solito copertura massiccia per quanto riguarda Sky Sport senza dimenticare che se siete in possesso dell'abbonamento Nba League Pass potrete vedere tutte le partite che volete all'ora che volete e nel formato che volete (intera, riassunto breve, riassunto lungo...).

Cosa ci ha detto la regular season?
Andrea Borea. Il nuovo che avanza mi è parso il vero leitmotiv della stagione regolare appena conclusa. La freschezza portata dai ragazzini di OKC, destinati ad aprire un ciclo nei prossimi due/tre anni che ci terrà compagnia per tanto e tanto tempo. Poi c'è Victor Wembanyama, perfetta ragione per continuare a vedere all'opera Popovich, chiamato a sgrezzare uno che fin dalla prossima stagione andrà preso alla "1" di ogni scelta dei vostri fantabasket. Infine le idee degli allenatori più giovani, come Hardy, Mazzulla e Daigneault che arrivano a malapena a 100 anni in tre, qualcosa in più dei 74 anni del già citato Popovich.
Domenico Gioffrè. La tanto strombazzata "players participation policy" ha sortito qualche effetto, ma ancora lontano dal suo dichiarato obiettivo di rendere più interessante la regular season NBA. Per il resto, era scritto che l'arrivo di "Wemby" avrebbe portato una ventata di freschezza e curiosità, ma è solo l'ultimo step di una lega che è una sorta di laboratorio dell'evoluzione umana, al quale è giusto iscrivere anche il meno reclamizzato Chet Holmgren. A proposito, OKC è emersa come una squadra divertentissima e con prospettive future da vertigini, anche considerando il numero di scelte al draft che ha per i prossimi anni. Ma la franchigia ha già dimostrato in passato di riuscire a dilapidare patrimoni tecnici di primissimo livello: vedremo quanta strada farà quest'anno.
Alessandro Ruta. Io detesto la regular season, mi sembra un'agonia inutile dove tutto si gonfia e non si vedono mai i valori reali. Scherzi a parte, si è vista una Eastern Conference senza storia, con i Boston Celtics che hanno dominato e tutte le altre a distanza siderale, inclusi i Bucks che a me con Lillard non hanno mai entusiasmato. A Ovest vedo molta gioventù, Okc e Minnesota, forse non ancora all'altezza per schienare le vecchie lenze...

Rivince Jokic?
Andrea Borea. Dico Boston per un fattore che, rispetto alla scorsa stagione, non tutti mettono a fuoco: la presenza di Jrue Holiday. Il 33enne di Los Angeles aveva compiti offensivi tutto sommato limitati in quel di Milwaukee le scorse stagione, ma un accentratore come Giannis Antetokounmpo, aveva spesso necessità di una mano di aiuto quando si trattava di partite punto a punto e Holiday era sempre pronto, Quest'anno a Boston di talento offensivo vi è bisogno minore, con Tatum, Brown e Porzingis, con Holiday in attacco che ha infinite minori responsabilità e si può concentrare nella parte del gioco che preferisce, quella difensiva.
Domenico Gioffrè.. Forse mai come quest'anno, la pietra angolare dei playoff sarà la salute. Non può essere altrimenti soprattutto a Ovest, dove ci sono due-tre squadre vecchie e di fatto "all in", in particolare Clippers e Suns. Se una delle due dovesse riuscire ad arrivare in finale e con tutti gli effettivi al loro posto, potrebbe impensierire Boston che per me rimane nettamente la più pronta per l'anello. I campioni in carica li scarto anche io perché credo che nella NBA del prossimo futuro difficilmente vedremo dinastie come quella dei Warriors, guarda caso gli ultimi a fare back-to-back.
Alessandro Ruta. Il back to back è sempre difficilissimo, del resto le chiamano apposta le dinastie, perché sono poche e con giocatori leggendari. Jokic lo è? Per me sì, ma quest'anno la concorrenza a Ovest è veramente agguerrita. Già al primo turno contro i Los Angeles Lakers non penso che Denver passeggerà come l'anno scorso, quando peraltro mancava Davis per i gialloviola. E poi c'è un LeBron che finisce mai di stupirci.
Playoff Nba: le quote per la vittoria finale
Boston nettamente avanti a tutti, poi Denver e dietro molta bagarre ma sembra si lotti più che altro per vedere chi arriverà alle finali di conference.
Mettiamo le prime 6 favorite in lavagna per quanto riguarda l'antepost.
A Est tutto scritto?
Andrea Borea. Celtics squadra da battere, come già abbondantemente spiegato nello scorso paragrafo. Il primo turno con Miami appare uno sweep scritto e anche il secondo turno, Cleveland o Orlando, sembrano decisamente alla portata dei Mazzulla Boys.
Domenico Gioffrè. Penso di sì, anche perché Joe Mazzulla ha avuto tutto il tempo del mondo per fare definitivamente aderire il team alle sue idee e, in tal senso, i playoff 2023 si possono considerare come un incidente di percorso. Le alternative non mancherebbero, ma ognuna ha problemi: i 76ers la salute di Embiid, i Knicks l'assenza di Randle e dunque un attacco sbilanciato su Brunson, i Pacers sembrano buoni ma per l'anno prossimo. E poi ci sono i Bucks, finora estremamente disfunzionali anche se Lillard ha vinto da solo gara 1, e senza Giannis.
Alessandro Ruta. Io credo di sì. O meglio, Boston penso che abbia imparato dal mezzo suicidio dell'anno scorso quando andò a scornarsi con Jimmy Butler più ancora che con i Miami Heat. La squadra è rodata e non vedo rivali in grado di sovvertire i pronostici nella Eastern Conference. Certo, è dal 2017 (!) che la squadra con il miglior record in stagione regolare non vince l'anello: allora furono i Golden State Warriors.
NBA Playoff: grande equilibrio invece a Ovest
Andrea Borea. In finale di Conference fatico a non vedere i Nuggets. il gioco che Jokic trasforma in punti con una facilità disarmante, a me pare non possa essere contrastato da nessun'altra squadra. OKC ha il problema delle difese che si appiccicheranno a Gilgeous-Alexander, che avrà difficoltà a liberarsi del pallone, in un contesto, come quello dei Play Off che non permette mancanza di esperienza...
Domenico Gioffrè. Qui andrà in scena il vero confronto generazionale di cui tanto si parla. OKC dovrebbe aver vita abbastanza agevole contro i Pelicans senza Zion, ma poi pagheranno dazio contro i Clippers, che nonostante l'ennesimo infortunio di Leonard dovrebbero averla vinta sui Mavs di Doncic e Irving. Minnesota deve costruirsi una reputazione da playoff, anche se ci arrivano con credenziali difensive notevolissime, ma i Suns sono duri a morire e, con i big 3 contemporaneamente in campo, hanno uno spaventoso offensive rating di 123,3. I Lakers di nonno LBJ non hanno scampo contro i campioni in carica, che però avrebbero eventualmente Phoenix e Clippers in semi e finale di Conference. E con una delle due potrebbero uscire.
Alessandro Ruta. Mi sbilancio. Non arrivano in finale Nba né i Thunder né i Nuggets né i Timberwolves. Non so, vedo tutto deciso da dettagli, chissà anche dall'esperienza dei vari roster. I Thunder hanno sbaragliato la concorrenza ma sono molto giovani, forse troppo. Minnesota ha qualche pecho frio, gente a cui se dai il pallone in mano nei momenti decisivi si spaventa. E se si sciogliessero già al primo turno contro i Suns?
Sorprese possibili?
Andrea Borea. Se vogliamo parlare di sorprese, abbiamo la necessità di capire come stanno i front man di ogni squadra, il che vuol dire capire se e come giocheranno le stelle alle prese con gli infortuni, Leonard, Antetokoumpo ed Embiid su tutti. Se la vogliamo considerare una sorpresa, a mio parere nessuno più dei Clippers che girano insieme, hanno la maggior possibilità di emergere su tutto il lotto, anche grazie all'ottimo apporto di Westbrook nel suo sacrificio alla guida della second unit.
Domenico Gioffrè. Fino a qualche mese fa avrei detto Indiana Pacers con una certa convinzione. Dall'infortunio in poi, Tyreese Haliburton è sembrato giocare con il freno a mano tirato, e lo stesso team è parso avviare una trasformazione, dal forsennato ritmo della prima parte di stagione a squadra che non lascia il semaforo difensivo fisso in verde. Scommetterei su di loro per il prossimo anno, ma con il Siakam visto in gara 1 potrebbero provarci già stavolta.
Alessandro Ruta. A est mi intriga Indiana, fermo restando che molto dipenderà da come staranno fisicamente Antetokoumpo per i Bucks ed Embiid per i 76ers. E poi scusate ma io ho un debole per Doncic, dalla pausa per l'All Star Game i suoi Dallas Mavericks hanno avuto il quarto miglior record della Nba e potrebbero ribaltare il fattore campo contro i Clippers e poi vedersela contro OKC... Non fatemi dire di più.
Nba: chi va in finale?
Andrea Borea. Finale Boston-Los Angeles Clippers, secco senza mille spieghe.
Domenico Gioffrè. Nonostante abbia iniziato la serie contro Minnesota in maniera poco più che indegna, il potenziale offensivo di Phoenix rimane di primissimo ordine. Dunque, Celtics-Suns.
Alessandro Ruta. Visto che da quattro anni non c'è una squadra in grado di andare alle finali due volte consecutive continuo con questa tradizione e dico Boston - Dallas. Poi a quel punto deve vincere Doncic, su...
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