Una mano da confini della realtà è andata in scena al tavolo finale a dieci del Main Event WSOP.
Protagonista Jonathan Tamayo, che in quel momento era terz'ultimo del chipcount e che questa sera siederà tra i tre left che giocheranno per la vittoria.
Il player statunitense, già protagonista 15 anni fa al torneo più importante delle World Series Of Poker, ha destato scalpore con un fold veramente estremo. Vediamolo.
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Le donne volano nel muck
Il torneo è al tavolo finale a dieci su blinds 800.000-1.600.000 con big blind ante. La decima posizione paga 800.000$, la nona, oltre a significare l'approdo al tavolo finale ufficiale, vale un milione di dollari tondo. C'è dunque uno scalino di premio di duecentomila dollari.
Da utg +1 Joe Serock, chipleader con 141 milioni di chips, apre x2 A 6 .
Dopo il fold di Griff la parola arriva a Jonathan Tamayo, che con 30,7M di stack spilla Q Q .
Lo statunitense di origine asiatica non pensa neanche dieci secondi prima di far finire le sue donne nel muck!
Come è andata a finire la mano
La mano prosegue con il call da hijack di Sagle con A Q e 71,3M di stack, per poi andare in pausa quando Coelho spilla A 10 da small blind e con appena 7,7M di stack tanka a lungo prima di decidere. Alla fine mette sotto.
Sscende un flop 3 10 2 e Serock check-folda sulla bet di Sagle dimensionata a 4 milioni.
Le considerazioni che hanno portato Tamayo al fold
Ovviamente non possiamo entrare nella testa del giocatore che ha foldato coppia di donne, ma crediamo che abbia fatto volare la terza migliore mano di partenza del poker nel mucchio per considerazioni pratiche legate soprattutto all'ICM.

Nel momento in cui spilla QQ sul raise del chipleader Serock, infatti, Tamayo ha sì meno di 20bb di stack, ma ci sono due giocatori molto più short di lui.
Alla sua immediata sinistra infatti lo spagnolo Gonzalez gioca 11x mentre su small blind il portoghese Coelho ha uno stack di appena 8,5M - poco meno di 6bb.
Fattori che non spostano poco, quando si gioca per un gradino di premio come questo.
I raddoppi al tavolo finale
Dopo l'eliminazione di Coelho in decima posizione, Jonathan Tamayo è arrivato al tavolo ufficiale a nove con 17bb che gli garantivano il terz'ultimo stack in gioco.
Alla mano numero 33 del tavolo finale, dopo l'eliminazione del francese Latoise in nona posizione, Tamayo trova il primo raddoppio pushando 12,5M da small blind A 9 sulla apertura a 4M di Jordan Griffin da bottone.
Quello che in quel momento è il chipleader del tavolo chiama con A 7 e su board 4 3 2 8 9 vede raddoppiare Tamayo.
Alla mano 64 del tavolo finale Tamayo trova un altro raddoppio, stavolta fortuito, in cui tribetta 24,5M l'apertura di Griffin e poi chiama per gli ultimi dieci milioni dopo il fourbet push avversario.
Griffin gira A K , Tamayo ha A 9 e trova il raddoppio grazie a un miracoloso 9 river!
Alla mano numero 93 del tavolo finale Tamayo trova un altro raddoppio difendendo da grande buio K Q sul raise di Niklas Astedt con 10 10.
Su board A J 10 2 3 Astedt va in bet-bet-shove con Tamayo che con scala nuts ha il più facile dei call. Al termine di questa mano Tamayo con 108M di chips è terzo nel count dietro Astedt e Griff.
L'eliminazione di Angelov
Alla mano numero 152 Tamayo elimina Angelov in quinta posizione chiamando con K 6 da big blind l'all-in di 6bb del bulgaro, che gira 6 6 e soccombe su board K 5 4 K 10.
Poche mani più tardi, dopo una mano vinta a showdown contro Niklas Astedt, Tamayo diventa addirittura chipleader del torneo. Due mani dopo Astedt elimina Jason Sagle in quarta posizione e porta il torneo al final day.
Tamayo partirà secondo in chips con 197M su blinds 1.5/3M. Ha già assicurati quattro milioni di dollari ma nel mirino, va da sé, c'è la prima moneta di dieci milioni.
Chissà come sarebbe andata se avesse deciso di aderire allo standard e pushare quelle belle donne.