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Antonio Esfandiari non può mai vincere contro Phil Laak

[imagebanner gruppo="pokerstars"] Diciamo la verità: un giocatore come Antonio Esfandiari, dopo aver vinto il One Drop, quando si tratta di poker non può più lamentarsi di niente. Eppure c'è qualcosa che allo statunitense ancora oggi non va giù: il fatto che contro Phil Laak sembra non poter vincere mai.

"The Magician" questo lo ha ribadito in più di un'intervista, e così nel caso in cui seguiate le vicende del poker da un bel po' di tempo è possibile che questa non vi suoni come una novità: questi due video che riprendono altrettante mani giocate durante la PartyPoker Premier League dimostrano cosa intenda esattamente Esfandiari.

Nella prima, Antonio si concede uno slowroll preflop ai danni dell'amico, quando con k k apre il gioco da bottone a 25.000 su bui 6.000/12.000 e riceve la 3-bet all-in da parte di Laak, che sul grande buio ha solamente q 9 . Trattandosi di un torneo televisivo dove lo spettacolo viene prima di tutto (come dimostra ampiamente anche "l'abbigliamento" di Laak) Esfandiari ci riflette un po' prima di annunciare l'ovvio call, ma il board lo punirà per questo.

Un nove al flop ed uno al river consegnano infatti al suo avversario il trips, e del resto Phil Laak si era alzato e preparato per andare via prima che il board venisse girato: un vecchio trucco che nelle partite dal vivo non ha quasi mai deluso.

Ma non è finita qui, perché più tardi - quando oltre a loro due al tavolo è rimasto Dan Colman - Esfandiari e Phil Laak finiscono nuovamente all-in preflop, ed anche se la situazione numeri alla mano è decisamente più incerta ancora una volta Laak è a rischio eliminazione e sfavorito. Allo showdown Laak ha infatti q 10, mentre Antonio gira a 9 e già prevede il peggio: "Contro un altro giocatore avrei avuto le mie possibilità - scherza - ma contro di lui sono drawing dead". E le carte non lo smentiscono neppure stavolta.

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Il board è infatti 8 8 3 9 9 , e grazie al river Phil Laak vince di nuovo, fra le risate generali e con Dan Colman che sembra non sapere se sentirsi più divertito o imbarazzato.

Fortuna che in fondo stanno giocando anche e soprattutto per lo spettacolo, perché altrimenti una "doppietta" del genere rischierebbe di non essere altrettanto facile da digerire.

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