Ho scoperto una nuova tattica al World Poker Tour Bay 101 Shooting Star tenutosi qualche tempo fa a San Josè. Questa mossa mi ha permesso di giocare un poker vincente in questa nuova ed iperaggressiva era del poker.
Ho giocato super tight, mi sono fidato del mio istinto e sono arrivato in fondo nei momenti giusti, senza ricevere brutte sorprese. Diciamo che ho slowplayato alcune delle coppie alte che mi sono state servite, e questo è di sicuro un gran cambiamento per me.
Quando gioco così, usando tutto il mio "motore", sono quasi inarrestabile. Comunque, ci vuole un gran lavoro. Ho parlato di tattica con alcuni amici pro come Brandon Cantu, ho giocato un numero infinito di ore online e ho avuto interessanti discussioni con pro dalle forti basi matematiche come David "The Maven" Chicotsky. Ho praticamente vissuto di solo poker in questi giorni. Ho una enorme brama di vincere.
Ah dimenticavo un particolare: al Bay101 la mia abilità di lettura era in forma smagliante! E quando la mia abilità nella lettura sta così bene, so schivare i proiettili, baby ("I can dodge bullets, baby" è la celeberrima frase pronunciata da Phil al M.E. WSOP 2005 dopo aver foldato AK su board A 4 4 Q e con l'avversario che aveva AA in mano, ndr)! Non ho difficoltà a foldare mani superforti e ciò mi consente di risparmiare un sacco di chips.
Ma sono diventato anche un poker-cecchino dalla mira letale. Andrò sopra con una 3-bet solo al momento giusto. Se qualcuno raisa con una mano debole, io vincerò quel piatto con una 3-bet circa il 90% delle volte. E se il mio avversario è debole ma decide di 4-bettarmi in ogni caso, va bene lo stesso, perchè quando sto leggendo in maniera perfetta, muoverò allin in 5-bet e vincerò un gran quantitativo di chips praticamente senza rischi.
Quando sono in queste condizioni, non ho la minima paura a pushare allin con il nulla cosmico. E' in queste situazioni che sono più pericoloso. Nel torneo in questione, sono stato in grado di incrementare di molto il mio stack vincendo chips dai miei rivali mettendo loro solo un pò di pressione. C'era solo uno dei miei avversari, particolarmente aggressivo e che mi ha dato del filo da torcere. Non ha mai mollato un centimetro, ma nessun problema: sono riuscito a vincere anche le sue chips.
Alla fine del day 2, avevo la chip lead con $530,000. Ho superato presto la soglia del milione al day 3 e non mi sono mai guardato indietro, nonostante diverse ore in cui mi sono mancate totalmente carte giocabili oppure ho dovuto restituire alcune chips con la seconda mano migliore.
Durante questi frangenti, ho continuato a giocare un poker molto tight, proseguendo a fare le mosse giuste nei momenti giusti, come reraisare non appena avessi avuto una lettura accurata, identificando quando i miei avversari erano deboli.
Ciò ha messo agli altri players al tavolo una gran paura di me. E così, ho ricevuto un pò di walks sul mio big blind.
Cercate di guardare la situazione dal punto di vista dei miei avversari: perchè raisare con me sul big blind quando sai già che ti reraiserei e alla fine ti farei mollare la mano? Questi walk sono stati di grande aiuto, perchè mi hanno permesso di vincere chips ed ante necessari a permettermi di aspettare le migliori situazioni per giocare un grosso piatto.
Non ci sono dubbi, vincere chips "gratis" con buone letture e raise over the top mantiene il gioco naturale e facile. Ma attenzione: provate questa tattica a casa e vi garantisco che verrete callati o addirittura reraisati preflop da un avversario infastidito dal vostro atteggiamento aggressivo.
In questi casi, dovrete avere una solida lettura del vostro avversario dopo il flop, e non è facile. MA, al di là di come riusciate a farlo, dovete trovare un modo per accaparrarvi chips da situazioni a basso rischio se volete diventare grandi giocatori di No Limit Hold'em.
Tratto da: "La mano della settimana" a cura di Phil Hellmuth.