Poker online[imagebanner gruppo=pokerstars] Prosegue senza sosta la sfida di "bigshula" agli Spin&Go da 30 dollari di PokerStars.com: lo statunitense è ormai arrivato al giro di boa avendo giocato circa 2.500 partite delle 5.000 previste, ed il suo attuale ROI atteso di 8,2% è molto vicino a quell'8,5% che gli consentirebbe di vincere la sua scommessa.
In tutto questo è in attivo di circa 3.000 dollari, ma in fondo questo per lui è un aspetto irrilevante: il suo obiettivo infatti è quello di far schizzare la sua cEV più in alto possibile, e proprio per questo motivo ultimamente ha ridotto le ore di grinding, in modo da migliorare su alcuni aspetti che gli consentano di fare ulteriormente la differenza.
"Come molti di voi già sapranno se giocate con costanza gli Spin&Go, la posizione più problematica da gestire è quella dello small blind - ha scritto su TwoPlusTwo - sto cercando di perfezionare quest'area nel mio gioco, e sono convinto che anche grazie a questo nelle prossime settimane riuscirò ad avere risultati ancora migliori di questi". Che come detto sono tutt'altro che brutti, ma ancora non bastano.
"Bigshula" non si ferma a questo, snocciolando anche alcune considerazioni sia riguardanti il multitabling che la strategia che prova ad adottare: "In media, penso che per ogni tavolo aperto ci si possa aspettare di giocare otto partite l'ora - rivela - questo significa che, immaginando di giocare su cinque tavoli per otto ore una ventina di giorni al mese, arrivare fino a 6.000 Spin&Go sia fattibile". Ma naturalmente, non da tutti.
"Quando si arriva nelle fasi finali dello Spin&Go, ricorrere a Nash non è una buona strategia, a maggior ragione contro giocatori occasionali - spiega - per questo motivo io prediligo sempre una strategia di tipo exploitativo, anche quando mi ritrovo a giocare con uno stack effettivo di sei big blind o inferiore".
E detto da qualcuno che gioca gli heads-up sit&go ai più alti livelli, decisamente c'è da credergli. Il suo terreno naturale però dovrà aspettare ancora un po', visto che prima c'è da aver ragione di questo "giochino"...
