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Chris Moorman e le nuove sfide: poker live e 8-game

Chris MoormanE' conosciuto tra gli appassionati per essere una sorta di "mostro" degli mtt online, i tornei multitavolo in cui ha totalizzato qualcosa come 5.5 milioni di dollari di profitto in pochi anni. Ma ora tutto questo a Chris Moorman non basta più e - come tutte le personalità naturalmente competitive - cerca nuove sfide, nuovi traguardi.

Il 24enne nativo di Brighton, che è stato il primo "convocato" da Doyle Brunson nella prestigiosa scuderia di giovani talenti denominata "Brunson10", lo ha confessato in una recente intervista rilasciata al portale pokernewsboy, individuando nel live poker e nella specialità dell'8-game i suoi prossimi focus.

Chi quotidianamente segue le vicende dei torneisti online esteri non ha potuto non accorgersi di una "picchiata" di Moorman nella classifica annuale di pocketfives e in quella di Online Player Of The Year. Abituati a vederlo veleggiare sempre nelle primissime posizioni di queste graduatorie, un Moorman che rimane a stento nella top20 fa di certo notizia.

Cosa è accaduto? Varianza? Crisi tecnica? mancanza di stimoli? E' Chris stesso a rispondere: "In gran parte ciò si spiega con la mia massiccia partecipazione alle WSOP, che ha tolto parecchio tempo al grinding online. Queste classifiche necessitano di volumi di gioco, e se questi volumi non li fai vai giù."

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Anche la varianza ha giocato il suo ruolo, secondo Chris: "Certo, sto runnando maluccio, nelle ultime FTOPS sono andato a premio appena 7-8 volte con un 14° posto come miglior risultato. In genere non sono andato fortissimo finora nel 2010, ma ho analizzato molto il mio gioco, giungendo alla conclusione che sono molto soddisfatto di esso, e i risultati sono solo una questione di tempo."

Appunto, si parla di tempo. Ma quanto ne dedicherà Chris Moorman al poker live? Le prossime settimane saranno frenetiche per lui: "Farò l'EPT Vilamoura, il Partouche Main Event, l'EPO (English Poker Open, ndr), le WSOPE e l'EPT Londra". Un'agenda fitta di impegni, che fatalmente lo continuerà a tenere abbastanza lontano dall'online. Ma Chris vuole affermarsi nel live, e dietro a questo c'è - oltre all'ambizione di un giovane prodigio del poker - anche una matrice "familiare".

Chris al tavolo durante le ultime WSOPLo scorso anno infatti suo padre Simon vinse una tappa del GUKPT, a Manchester, superandolo in termini di vincite live. "Ancora se ne vanta", racconta divertito Chris che però confida di operare il contro-sorpasso molto presto. Ma dietro alla voglia di vincere "live" di Chris c'è anche...la mamma!
Secondo la madre, Chris non è ancora all'altezza dei colleghi live pro, e dovrebbe dedicarsi più all'online. L'obiettivo immediato è dunque quello di farle cambiare idea.

Infine, Moorman indica in quale direzione sta concentrando lo studio per i tornei live. "L'8-game", è la risposta di Chris, che spiega: "ci sto giocando parecchio, e dopo la fine delle WCOOP ho intenzione di intensificare lo studio in ognuno di questi giochi, anche cercando di assumere dei coach." Anche in questo caso l'obiettivo è dichiarato: "Per l'inizio delle WSOP 2011 voglio diventare competitivo nei mixed games e vincere qualcosa. I field in questo tipo di tornei sono di solito molto ridotti, ma la dead money è ancora molto alta se sei un giocatore forte. Per questo li ritengo più appetibili degli eventi NLHE da 2mila o 3mila players".

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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