Una tragedia si è consumata nella Repubblica del Bashkortosan in Russia: un ragazzino di soli 17 anni è morto dopo aver giocato ad un video game per 22 giorni di fila.
Sono in corso indagini per ricostruire l'accaduto ma sembra che una delle cause principali sia da ascriversi proprio alla dipendenza del ragazzo per il gaming.
Ma non è l'unico caso: a marzo di quest'anno, un 23enne cinese è deceduto dopo aver passato 19 ore consecutive in un internet caffè di Shanghai, per dar vita ad una lunga e stressante sessione di Warcraft.
Quella della dipendenza da video games è stata definita in Cina come una piaga, una droga invisibile agli occhi dei genitori che devono combattere per riavere i loro figli, prigionieri di una realtà virtuale molto pericolosa.
Ma la droga non è solo invisibile: nelle competizioni di eSports, diversi partecipanti fanno uso di anfetamine e droghe sintetiche per migliorare l’attenzione, la concentrazione e la resistenza mentale, in part. Secondo la stampa di settore è un fenomeno in rapida espansione.
Proprio in Cina esistono dei veri e propri campi di rieducazione per chi è dipendente da video games e social network.
In Russia, l'opinione pubblica, dopo aver appreso la scomparsa del piccolo Rustam, si è scatenata ed ha mosso una responsabile campagna di sensibilizzazione contro queste forme di dipendenza.
Il ragazzino, lo scorso mese, si era fratturato una gamba ed aveva perso conoscenza per via dello shock. Era stato ricoverato in ospedale. Secondo l'agenzia di stampa TASS, era stato poi dimesso a casa, però con la supervisione di un adulto.
A seguito dell’infortunio, in questi 30 giorni dedicava le sue giornate al gioco Defence of the Ancients, per molte ore al giorno. Si fermava solo per dormire e mangiare.
Gli investigatori hanno dichiarato che il 17enne ha dedicato più di 2.000 ore al gioco nell'ultimo anno e mezzo. Circa 6 ore e mezza di media per ogni giornata ma la situazione è degenerata dopo il suo infortunio.
Svetlana Abramova, portavoce della polizia, ha fatto sapere che "negli ultimi 22 giorni si sospetta che abbia giocato in modo continuo: si fermava solo per brevi riposi e per qualche spuntino". I medici legali stanno indagando ma l'ipotesi più credibile è che il ragazzo sia deceduto a causa di una trombosi, per via dello scarso movimento.
Il difensore civico per i diritti dei bambini, Pavel Astakhov, ha definito l'accaduto come "un grave avvertimento per tutti i genitori”. E su Twitter ha ribadito: “Cari genitori prestate attenzione ai vostri figli. Non permettete che diventino ostaggi dei loro computer, internet e giochi".
Purtroppo i due casi estremi, accaduti in Russia e Cina, devono servire da lezione per genitori e figli. Molto spesso, questa addiction ai video giochi è sottovalutata mentre la dipendenza da gambling viene descritta nella società occidentale, e non solo, come l'unico vero male.
Ci sono dipendenze ancora più subdole. Il gioco d'azzardo minorile e patologico è senz'altro una piaga che va contrastata e combattuta con ogni mezzo, ma ci sono tante altre dipendenze e, senza dubbio, la video game addiction è una di quelle e va gestita con la massima cautela.
Bisogna prestare attenzione non solo a quello per cui la società ci mette in guardia, ci sono tanti altri pericoli per le fasce più deboli ed esposte (minori, anziati etc).
Fare sport e mangiare sano, non perdere di vista i propri impegni scolastici e lavorativi, sono basi fondamentali per una vita sana ed equilibrata, in particolar modo per i ragazzini, facilmente esposti al fascino di questi video games. Sovente, rinchiudersi in una realtà virtuale può essere molto pericoloso ed i genitori devono essere preparati a riconoscere i sintomi di quella che può essere una malattia molto subdola.
Pablo Trinca, giornalista di Announo, ha condotto un’inchiesta su questo fenomeno, partendo dall’Italia per arrivare fino in Cina, dove si parla di 20 milioni di vittime da dipendenza da video games.
Questa un’anticipazione dedicata a League of Legends, il videogioco online diventato una vera e propria mania per un’intera generazione a livello planetario. Ecco qui il video dell'inchiesta della redazione di Santoro