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Dan Colman: "Facevo multiaccount, ero uno stupido. Isildur1? Ha un problema con il gioco"

Recentemente Dan Colman è stato ospitato da Joe Ingram nel podcast "Poker Life", spazio nel quale i professionisti raccontano la loro storia nel poker e parlano, più in generale, della loro vita. Come ben sappiamo, quando c'è di mezzo "mrgr33n13" nulla è mai banale o scontato ed era quasi inevitabile che lasciandogli una totale libertà di espressione come solo un podcast del genere può garantire, sarebbero venute fuori dichiarazioni tanto interessanti quanto sconvolgenti.

Ad esempio, Dan ha parlato di come ha iniziato a giocare a poker, rivelando di aver commesso due gravi infrazioni: "Ho iniziato a giocare a poker a 16 anni su Bodog.com. Compravo delle tessere prepagate nei supermercati per fare le ricariche online. Facevo anche account sharing, entrando con il conto gioco di un mio amico più grande".

Parole forti, che lasciano a bocca aperta anche il navigato Ingram, il quale, dopo qualche secondo per assimilare ciò che è stato detto, dichiara in maniera ironica: "Ok, se il reparto sicurezza di Pokerstars sta guardando il podcast è pregato di spegnere tutto". Tralasciando le battute, la confessione di Colman è sicuramente una pessima pubblicità per il poker ed è un esempio da non seguire assolutamente: come ci premuriamo sempre di ricordare, il gioco è severamente vietato ai minorenni.

Dan Colman qualche anno fa
Dan Colman qualche anno fa

Il grinder statunitense, però, è noto per essere un personaggio controverso, come dimostrarono le dure dichiarazioni dopo la vittoria del Big One For One Drop nei confronti del mondo del poker. Restando fedele a sé stesso, anche in questo podcast Colman non si è tirato indietro e ha ammesso i suoi errori: "Sono andato broke ogni singola volta in cui ricaricavo con le tessere prepagate. Poi un giorno ho vinto un torneo su Full Tilt e ho iniziato a giocare gli heads-up da 500$ con un bankroll di 2-3 buy-in. Quando ne vincevo due di fila salivo a quelli da 1.000$ e nel corso di quella nottata arrivai a giocare quelli da 5.000$. Vinsi qualcosa come 50.000$ in poche ore".

In questo modo ebbe inizio la carriera di uno dei migliori giocatori di heads-up sit and go nella storia del poker online. All'epoca Colman era appena maggiorenne e dal suo punto di vista fu proprio questo aspetto a permettergli di diventare così forte: "Il grande vantaggio della mia carriera è che ero talmente giovane da non dovermi preoccupare più di tanto dei soldi persi. Molti si fermano mentre scalano i livelli perché pensano "C***o, tutto questo è troppo, ci sono troppi soldi in mezzo". Per me non è mai stato così. All'epoca vivevo con i miei genitori, non avevo alcuna spesa. Per me il poker non era una questione di soldi, ma solo una questione di sfidare i migliori giocatori al mondo. Volevo giocare i 5.000$ solo per confrontarmi con i top reg e vedere se riuscivo a batterli".

Come se le ammissioni fatte finora non fossero abbastanza, Colman aggiunge: "Nel 2012 facevo multiaccount nei tornei, avevo una mentalità da "fuck everything and everyone". Ero uno stupido, lo ammetto. Fui scoperto e bannato per qualche mese, e pensai che avrei chiuso per sempre con il poker. Quando mi permisero di tornare a giocare decisi di farlo seriamente. Lì è iniziata la mia carriera di poker pro".

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Anche con un atteggiamento differente rispetto a quello da gambler che aveva tenuto negli anni precedenti, la scalata agli High Stakes fu velocissima: "In una settimana ero già un reg degli heads-up sit and go da 1.000$. Dopo due settimane giocavo con regolarità quelli da 5.000$. Per gran parte del 2013 sono stato l'unico reg a quei livelli con Olivier Busquet. Avevo un sacco di action".

Questa volta Colman non sta giocando con una manciata di buy-in nel bankroll, ma è invece molto coperto (almeno per i suoi standard). Ma com'è possibile vincere così tanto in così poco tempo? La risposta è semplice: massando come un forsennato, un'attitudine che adottò anche nel 2013, quando ottenne lo status di Supernova Elite per la prima volta. "Nel 2013 feci SNE entro la fine di febbraio o forse per gli inizi di marzo, non ricordo. Fu una follia, ma non chiedermi quanti VPP facessi all'ora perché non ne ho idea. So solo che giocavo gli HUSNG da 5.000$ senza sosta. Alcuni giorni vincevo 50.000$ come nulla fosse. Giocavo su quattro tavoli contro Ben Tollerene, Ben Sulsky etc. Non credo che fosse profittevole, ma era divertente e mi permetteva di ottenere lo status".

La sua storia è ai limiti dell'incredibile, ma la tranquillità con la quale la racconta fa comprendere che sia completamente vera (ci sono ovviamente anche altri riscontri a riguardo). Anche se risulta pazzesca, la sua scalata inarrestabile agli high stakes non è certamente unica nel mondo del poker. Il primo giocatore che viene in mente se si pensa a bankroll milionari costruiti nel giro di poche settimane è Viktor "Isildur1" Blom. Non a caso i due si conoscono molto bene, e Dan ha una rivelazione anche per quanto riguarda lo svedese: "A livello di talento puro, nessuno è più forte di Isildur1. Adoro Viktor, è un ragazzo dolcissimo e straordinario. La sua storia è tragica, penso che molti si siano approfittati di lui. È un ragazzo veramente per bene ma ha un problema con il gioco e tante persone non sono altro che squali disposti a tutto pur di far soldi. Anche io faccio parte di questo mondo ma ho la sensazione che nel suo caso si siano accaniti, che si sia superato un limite".

Non è chiaro a cosa si riferisca Colman, che non ha voluto approfondire la questione. Sicuramente personaggi come lui e Blom non sono esempi positivi per chi vuole approcciare il poker come uno skill game nel quale vincere senza prendere eccessivi rischi. Oggi Dan e Viktor sono ricchi, famosi e seguiti da migliaia di persone, ma anche loro nascondono un passato turbolento e per nulla invidiabile.

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