Poker onlineVi abbiamo già parlato di Alexandru "stalagmita" C., giocatore rumeno che in una recente intervista per HUSNG.com ha fornito interessanti consigli per tutti coloro che vogliono intraprendere la strada del professionismo del poker. Nella prima parte dell'intervista Alexandru parlava in termini generali della carriera di poker pro, mentre nella seconda si è concentrato sulla sua specialità: gli Spin&Go. Il player rumeno ha analizzato questa tipologia di poker che sta sempre più prendendo piede e che nell'ultimo anno gli ha permesso di guadagnare decine di migliaia di euro.
"In quanto professionista degli Spin&Go la prima lezione che ho imparato è che devi smettere quanto prima di guardare al montepremi", ha detto Alexandru. "Non te ne deve importare niente e non devi sperare, ogni volta, di centrare il jackpot importante. Tutto ciò non fa altro che renderti ansioso quando per 10.000 giochi consecutivi non troverai niente di grosso. Invece, dovresti concentrarti nel prendere le decisioni corrette ogni volta, anche se il moltiplicatore è 2x".
Oltre a imporsi un approccio sempre uguale indipendentemente dal montepremi, secondo Alexandru un professionista degli Spin (o un aspirante tale) deve sempre tentare di fare chips sin dai primi livelli. Una strategia che molti sconsiglierebbero, ma "stalagmita" la pensa diversamente: "Ogni minimo vantaggio in termini di chips conta tantissimo. Il fatto che tu perda un coinflip e abbia ancora delle chips per restare in gioco ti dà un edge enorme, quindi cerca di accumularne il più possibile nei primi livelli!".
Il suo discorso è ovviamente legato alla struttura degli Spin&Go, che prevedono livelli di bui da 3 minuti e uno stack iniziale di 500 gettoni. In queste condizioni riuscire a portarsi a 600 chips nelle prime mani permette di giocarsi un coinflip sapendo di restare in gioco con almeno 1/5 dello stack iniziale (100 chips). Può sembrare un aspetto trascurabile, ma in un gioco short stack come gli Spin&Go ogni singolo gettone ha un valore importante.
Successivamente, Alexandru analizza il field di questo tipo di poker: "All'inizio sembrava che tutti fossero eccessivamente aggressivi, anche la maggior part dei reg. Questa circostanza è cambiata nettamente nel tempo: oggi i reg giocano principalmente in fit-or-fold postflop e foldano facilmente mani di medio valore se la texture del board si fa complicata".
Dal suo punto di vista il motivo di questo cambiamento è da ricercare nei cambiamenti al VIP System di Pokerstars: "Prima noi reg giocavamo in maniera istintiva o in modalità "pilota automatico" perché, essendo Supernova Elite, la maggior parte del nostro guadagno orario derivava dalla rakeback. Oggi non è più così: i reg cercano soluzioni di tipo GTO per la maggior parte degli spot, soprattutto preflop".
Per quanto riguarda i leak, Alexandru ha le idee chiare: "Il difetto più grande che vedo nei miei avversari è che sovrastimano il valore degli Ax preflop. In più noto che praticamente tutti foldano eccessivamente sul flop. Il mio leak principale è proprio l'opposto: rimango spesso incastrato in determinati spot con le 2nd pair; probabilmente, poi, seguo troppo ciecamente il mio herocalling range: sono troppo curioso e voglio vedere le carte del mio oppo più spesso di quanto dovrei".
Il giovane professionista rumeno conclude la sua analisi parlando delle differenze tra il gioco 3-handed e quello heads-up: "La differenza più grande riguarda lo small blind: quando siamo in quella posizione nel gioco 3-handed e il bottone ha foldato dovremmo pushare con un range molto ampio. Questo perché altrimenti saremo costretti a giocare fuori posizione postflop, quindi è più conveniente optare per uno stile ad alta varianza preflop tagliando molte mani mediocri. Queste mani mediocri, in un contesto di heads-up, diventano invece ideali per limpare o rilanciare".
