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Il Venetian di Las Vegas dimezza la poker room per fare spazio allo "stadium blackjack"

Tagli, tagli e ancora tagli. Il Venetian di Las  Vegas mette "a dieta" la propria poker room, che verrà praticamente dimezzata rispetto al suo solito. Secondo quanto si apprende dai portali di settore, circa metà dello spazio finora occupato dalla poker room verrà dedicato al cosiddetto "Stadium blackjack".

COME POLLI DA BATTERIA...

Si tratta di una innovazione introdotta già da diversi mesi in altri casinò del gruppo Sands. Consiste in una serie di postazioni con monitor, schierati come la tribuna di uno stadio. Ogni postazione permette di partecipare a un tavolo di blackjack con live dealer condiviso e presente in fondo alla sala.

Il/la dealer può giocare in contemporanea con fino a 30 giocatori. La mano di partenza che si servirà sarà sempre la medesima, ma l'esito sarà diverso a seconda dei singoli svolgimenti. Questo video spiega il meccanismo abbastanza bene

[youtube]https://youtu.be/KL032NcjRD0[/youtube]

Considerando che la puntata dei tavoli in questione è di 5$, ne consegue che il guadagno orario del casinò sarà certamente molto alto. La decisione non mancherà comunque di suscitare polemiche.

IL CROLLO DEL 2016

A parte le eventuali ricadute occupazionali di questo provvedimento, è singolare constatare l'involuzione di una room sempre tra le migliori negli ultimi anni. Dal 2010 al 2015 quella del Venetian è sempre stata tra le prime due poker room di Las Vegas come numero di giocatori e di tavoli aperti.

Uno scorcio della poker room del Venetian come è stata fino ad oggi
Uno scorcio della poker room del Venetian come è stata fino ad oggi

Nell'ultimo anno le cose sembrano però essere peggiorate. Se nella primavera del 2010 il Venetian aveva una media di 33 tavoli aperti e nel 2015 si manteneva a 27, nel 2016 è crollata ad appena 12. Secondo alcuni il calo è dovuto al cambiamento delle politiche aziendali, sempre meno player-friendly. Rake più alta, meno omaggi e benefit vari per gli avventori sarebbero almeno concause di questa emorragia di player.

Facile prevedere che la poker room tornerà nella sua dimensione ordinaria in occasione dei vari Deep Stack Extravaganza. Tuttavia, il dimezzamento di una location così storica, per il poker di Las Vegas, non può essere una buona notizia.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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