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Ricollegandoci al discorso introdotto nel precedente articolo, ci sono due eccezioni rispetto alla strategia suggerita.
Innanzitutto, se rilanciate pre-flop con AK o AQ – e sospettate che i vostri avversari siano weak – puntate sempre per la size del piatto se il board contiene un Asso.
Davvero in tanti non sono capaci di mollare un A-x anche con kicker inguardabile. Provate ad estrarre da loro più chips che potete prima che lo faccia qualcun altro.
In secondo luogo, se sospettate che i vostri avversari siano deboli e poco osservatori, potete provare a puntare meno nelle vostre c-bet su flop missati. In base a come avete inquadrato la partita e alla texture del flop, potrete decidere se attenervi alla solita bet di circa il 70% del piatto oppure se vale la pena procedere in altro modo.
Nei livelli 4 e 5 del torneo (o comunque quando al tavolo ci sono ancora 5 o più player), giocate più tight e aprite di 3BB invece di quattro. La fase push/fold inizierà da quando avrete un CSI di circa 7. Per il resto, potete seguire le indicazioni per i sit'n'go da 20 €, pur studiando attentamente gli altri avversari in modo che possiate aggiustarvi di conseguenza rispetto alle regole suggerite. Due domande dovrebbero essere importanti in tale processo di caratterizzazione degli opponent:
- Quanto spesso rilancia dalla sua posizione?
- Quanto forte deve essere una sua mano affinché chiami il mio raise?
Rispondere ad esse vi aiuterà a capire come regolarvi per giocare una certa mano. Più spesso gli altri rilanciano, e con maggior frequenza dovreste callare. Ma più spesso gli avversari sono propensi a chiamare, e meno dovreste rilanciare.
Cercheremo di spiegare meglio quanto appena detto nel prossimo articolo sul gioco in bolla, dove l’individuazione delle tendenze degli altri giocatori al tavolo sarà un fattore critico per il prosieguo del torneo.
