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Battle of Malta: è divorzio con Portomaso? Tra trattative e voci di vendita

Il Battle of Malta è diventato uno dei tornei low stakes più ambiti dai giocatori scandinavi ma non solo: piace molto anche ai nostri players italiani ed è diventato a novembre un appuntamento fisso per tanti appassionati. I numeri lo testimoniano: anche quest’anno il Main Event ha registrato 1813 entries, grazie anche ad un montepremi garantito importante (mezzo milione di euro).

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Maria Ho, madrina del Battle of Malta

Il torneo ideato in modo brillante da Ivonne Montealegre e da Pokerlistings, è cresciuto molto rispetto a quattro anni fa. Per la prima volta è stato ospitato nel 2012 al Casinò di Portomaso, a St Julian’s, grazie anche alla complicità dell’allora General Manager della sala da gioco di Tumas Group, Eros Ganzina, ora impegnato a dirigere il Casinò di Venezia.

Il Battle si fa sempre più ambizioso e, complice la probabile non conferma del PokerStars Championship (ex European Poker Tour) a Malta, gli organizzatori stanno programmando una mega edizione, molto probabilmente con molti più side events.

Non trapelano i particolari (d’altronde mancano ancora 10 mesi) ma rumors insistenti a Malta, parlano di un probabile divorzio tra il BOM e il Casinò di Portomaso. Una cosa sicura, da noi verificata, è che non è stato ancora firmato alcun contratto con Tumas Group. per la quinta edizione.

Voci attendibili (verificate) parlano di una trattativa serrata con il Casino Malta, sempre a St Julian’s (quartiere di Paceville nel cuore della movida maltese): il torneo potrebbe essere ospitato dalla struttura adiacente dell’Hotel Incontinental (che ha un rinnovato centro congressi) mentre le sessioni di cash game sarebbero disputate all’interno della sala da gioco.

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Ma anche gli altri casinò non stanno a guardare, Dragonara in testa (che potrebbe contare sull’alleanza e gli spazi del lussuoso Westin Hotel). Ma anche con Portomaso i giochi non sono chiusi e queste trattative alla fine potrebbero stimolare le parti a trovare un nuovo accordo e rinnovare una partnership che in questi anni ha prodotto risultati importanti.

Tutto è ancora aperto, talmente aperto che negli ultimi giorni sono circolate voci clamorose anche di una possibile vendita del torneo. Indiscrezioni, è bene dirlo, che non trovano riscontri o conferme ancora, quindi da prendere con le molle. Ivonne Montealegre e i suoi partner stanno sfogliando la margherita? Il BOM fa gola a parecchi operatori, casinò e poker rooms online. D’altronde i giocatori scandinavi amano questo evento e sull’isola si sprecano le gaming company svedesi che, grazie al successo (scusate il gioco di parole) di slot e betting online, hanno in questi anni accumulato parecchie risorse che potrebbero essere reinvestite in un brand di successo nel mondo del poker.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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