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Full Tilt, la beffa: accordo vicino tra Ferguson e il DoJ

chris-fergusonUn’altra beffa in arrivo per i clienti italiani e statunitensi di Full Tilt Poker che non hanno ancora visto un centesimo dei loro fondi depositati sulla red room: Chris Ferguson, l’ex azionista di maggioranza di Tiltware (la holding di controllo), è prossimo ad un accordo extra giudiziale con il Dipartimento di Giustizia americano (DoJ).

La notizia non sorprende dopo che i soci Howard Lederer e Rafe Furs avevano già siglato un deal con i procuratori.

Ferguson – in questo modo – vedrebbe archiviate le richieste del DoJ di una multa per 25 milioni di dollari (equivalente ai dividendi incassati da Jeus durante la gestione di Tilt), a seguito dell’inchiesta sul Black Friday. Non si conoscono ancora le condizioni dell’accordo.

Rimane in bilico solo la posizione di Raymond Bitar, ex amministratore delegato, che rischia parecchi anni di carcere. 

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Gli avvocati di Ferguson e il procuratore Preet Bharara (titolare dell’inchiesta) stanno predisponendo un documento ufficiale. Le parti avevano tempo per sottoscriverlo fino al 28 di gennaio ma il procuratore di New York ha chiesto una proroga del termine al 19 febbraio, per favorire la conclusione delle trattative.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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