La Germania finalmente sembra pronta ad una regolamentazione del gioco online. Dopo aver osteggiato l’idea di proporre un mercato legale (di fatto favorendo indirettamente lo sviluppo dell’offerta non autorizzata e illegale), grazie all’intervento deciso della Corte di Giustizia europea e delle autorità dell’Unione, i Länd (gli stati federati tedeschi) sono disposti a fare un importante passo indietro. Un passo obbligato.
In discussione è stato messo il noto e controverso accordo interstale del 2012 che osteggiava lo sviluppo della proposta legale nel gambling.
La Germania ha assegnato 20 licenze ma ha ricevuto ben 35 richieste, tutte da società che si sono presentate tutte con i requisiti richiesti dalla Legge. In questo modo, i bookmakers esclusi hanno fatto ricorso alla giustizia europea che è stata molto chiara con le autorità statali tedesche.
Lo scontro con le autorità europee
A seguito della sentenza della Corte di Giustizia, è stato eliminato il tetto massimo di licenze per il betting.
Molto critica è stata anche la Commissione Europea ed anche l’ultima proposta di elevare il cap a 40 è decaduta.
I rappresentanti dei 16 stati federali tedeschi si sono riuniti (nell’annuale conferenza) per discutere delle riforme legali federali e per abolire questi limiti. Hanno inoltre deciso di concedere ampie concessioni all’offerta sugli altri giochi, casinò e poker.
In una conferenza stampa post meeting hanno ammesso che “la limitazione di 20 licenze nello sport betting è stata abolita”. I Länd individueranno degli standard quantitativi minimi per concedere le concessioni nelle scommesse sportive, come avviene negli altri stati europei.
Apertura al gambling online
Saranno riviste (ed allentate) anche le norme attuali che proibiscono ogni forma di altro gioco online. Le gambling commission statali inoltre si impegnano “ad analizzare i recenti sviluppi dell’offerta dei casinò, tenendo presente l’esperienza degli altri paesi europei“ come riporta PokerIndustryPro.
Il poker online dovrà essere preso in seria considerazione, considerando che al momento risulta un settore cruciale per l’industria europea: pensate che il primo mercato di PokerStars.com è proprio la Germania.
Altre modifiche in agenda includono i metodi per arginare l’offerta illegale, in particolare su lotterie, scommesse sportive e casinò. Tale assetto normativo potrebbe migliorare nel breve-medio termine.
I 16 stati regionali tedeschi vogliono creare un database di giocatori d’azzardo che si sono autoesclusi ed un limite alle perdite giornaliere pari a 1000 euro, per proteggere i ludopatici.
Germania: assetto normativo da paese del terzo mondo, regna confusione
Spesso si prende ad esempio il modello tedesco, ma sul gioco d’azzardo l’assetto normativo attuale è un totale disastro, nel quale regna una confusione interpretativa degna di uno stato del terzo mondo. Tutti i paesi europei sono più avanti, in questo processo, rispetto a Berlino.
Per fortuna la la Corte di Giustizia europea non ha perso l’occasione per richiamare le autorità teutoniche a non violare i principi dell’Unione. Il trend sembra però cambiato, almeno così sembra e la Germania continuerà a prendere parte alle riunioni sulla liquidità condivisa con gli altri enti regolatori, compresi ADM per l’Italia e Arjel per la Francia.