E’ in fase di elaborazione una nuova disciplina sul tema caldo della pubblicità nel settore dei giochi: il Governo presenterà – entro 30 giorni – in Parlamento un disegno legge per contrastare la ludopatia ed ogni forma di dipendenza dal gioco compulsivo.
L’Esecutivo sarebbe – secondo indiscrezioni raccolte da Agipronews – intenzionato ad individuare delle fasce orarie precise per la trasmissione degli spot televisivi, in modo da tutelare dai messaggi pubblicitari i minori. Inoltre, per ogni gioco, dovrà essere indicata la possibilità di vincita, in modo da diffondere una cultura diversa e più consapevole nell’ approccio al gambling. Sarà predisposto anche un elenco dei luoghi adatti ad ospitare cartelloni e locandine.
Il testo del disegno legge dovrebbe essere presentato alle Camere entro 30 giorni. Al progetto stanno lavorando i Ministeri della Salute, dell’Economia e della Cooperazione Internazionale. E’ stata valutata anche l’abnorme e ingiustificata ipotesi del divieto totale, come avviene per le sigarette, ma gli operatori di settore hanno già mostrato le loro resistenze e sarebbero pronti a sottoscrivere un codice per l’autoregolamentazione della pubblicità.
Ricordiamo inoltre che per i tabacchi esiste da anni una Direttiva Europea ben precisa che impone il divieto assoluto in tutti gli stati membri; per il gioco invece non è così e, durante la fase di consultazione del “Libro Verde“, la Commissione Europea non ha mai preso in esame una simile ipotesi. A Bruxelles, sono allo studio un nucleo di norme comuni per la tutela dei giocatori (da possibili frodi online) e dei minori.
Sulla pubblicità, gli interessi in ballo sono molteplici e non riguardano solo quelli diretti degli operatori: in base ad una ricerca della società inglese Ficom Leisure, l’industria del gioco nel 2011 ha investito 105 milioni di euro di pubblicità tra giornali, televisioni e media in generale. Altri 115 milioni in altre attività di sponsorizzazione e attività coordinate.
Le indiscrezioni sul nuovo progetto di legge del Governo sono in linea con quanto proposto pochi giorni fa dal Ministro per l’Integrazione e la Cooperazione Andrea Riccardi durante una nota trasmissione televisiva: “dobbiamo limitare e regolamentare la pubblicità. Sensibilizzare i giocatori sui rischi del gioco compulsivo. Ogni giocatore deve essere avvertito sulle possibilità esatte di vincere o perdere”.
Il provvedimento riguarderà soprattutto i giochi live (con raccolta fisica) che vanno ad incidere in maniera importante sul portafoglio degli italiani. La spesa su internet è solo del 4% rispetto alla spesa totale destinata al gaming. Come ha suggerito l’Avvocato Rienzi, presidente di Codacons, nei punti vendita sarebbe opportuno mettere in evidenza il payout per ogni singolo gioco. Educare e preparare i cittadini ad un gioco consapevole, potrebbe essere la migliore forma di prevenzione.