Juan Espinosa è il nuovo direttore generale per il gioco online in Spagna: succede a Carlos Hernandez che è stato uno dei principali sponsor della liquidità condivisa internazionale con Francia, Portogallo e Italia. Eppure, l'ex dg iberico ha stupito tutti per alcune dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa ai media sul progetto. Ma di questo ce ne occuperemo più tardi. Veniamo al punto.
Liquidità condivisa poker online: incertezza sul timing
Il nuovo direttore dei "Monopoli" iberici si è detto "ottimista in vista della liquidità condivisa: stiamo lavorando con gli altri enti regolatori. Ci sono ancora molti problemi da risolvere" ma ha confermato che entro il 2017 il progetto vedrà la luce.
Molto probabilmente Espinosa fa un'allusione (senza entrare nello specifico) sul sistema di tassazione che dovrà essere applicato. Ancora non ci sono indicazioni in merito.
Sui tempi di lancio invece non si è voluto sbilanciare, invitando alla cautela. Il suo predecessore, Hernandez, aveva affermato che l'accordo sarebbe stato formalizzato entro la metà del 2017.
In tutti i casi sembra giusto, non solo definire particolari vitali per le prospettive del mercato unico, ma anche dare il tempo a tutti gli operatori nazionali di organizzarsi.
Lo scetticismo di Hernandez sul futuro mercato
Lo stesso ex direttore generale del DGOJ ha però un pò sorpreso tutti con alcune dichiarazioni: è sempre stato un sostenitore della liquidità condivisa e per 3 anni e mezzo ha tenuto caldo il progetto.
L'avvocato spagnolo rimane però scettico su alcuni aspetti: "la liquidità internazionale è senza dubbio positiva per alcuni operatori ma non attirerà nuovi giocatori e non arresterà il trend negativo intrapreso dall'industria del poker".
Per lo stesso Hernandez, come abbiamo già accennato, è che l'eccessiva presenza negli ultimi anni dei pro impedisce una naturale evoluzione del poker verso l'intrattenimento, allontanando molti giocatori, in particolare amatori.