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Il poker online verso la svolta in Australia: dopo il ban totale il Governo pensa alla legalizzazione

In Australia hanno smesso di suonare le campane “a morto” per il poker online. Il Governo ha infatti bannato tutte le poker rooms offshore attive in Oceania, ma dopo un iniziale atteggiamento di chiusura, un bel raggio di sole sembra vedersi all’orizzonte.

PokerStars ha lasciato ufficialmente il mercato aussie questa settimana, sollecitata dalla nuova legge contro il gioco d’azzardo che prevede pesanti sanzioni per gli operatori a partire dal 13 settembre.

Dopo il divieto la svolta

Il servizio di supporto di Stars ha inviato una mail a tutti i clienti australiani notificandogli la volontà di fermare tutte le operazioni di gioco riguardo al poker real money.

Tuttavia, poche ore fa, è arrivata l’inattesa svolta. Il Governo sta pensando di fare una parziale retromarcia e di concedere alle rooms non autorizzate la possibilità di operare con una licenza di gioco statale.

A rivelare questa autentica bomba ci ha pensato il senatore David Leyonhjelm e le sue parole hanno poi trovato eco dall’Australian Online Poker Alliance (AOPA): “Il Governo federale sta guardando con favore all’ipotesi di regolamentare i siti di poker offshore”.

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AOPA

Joseph Del Duca, fondatore e rappresentante dell’AOPA ha dichiarato: “la nostra associazione è estremamente soddisfatta che il ministro sia impegnato nel commissionare studi di fattibilità per garantire un mercato sicuro e regolamentato del poker online in Australia”.

Per spesa media pro capite, gli australiani sono tra i primissimi gamblers high rollers al mondo: le statistiche lo provano ed hanno spinto il governo a mettere la scure sul gioco offshore.

Processo lungo

Il senatore David Leyonhjelm e l’AOPA si erano battuti nei mesi scorsi per far approvare una modifica alla nuova legge (Bill Interactive Gambling Amendment) ma i loro sforzi sembravano vani. Invece hanno comunque prodotto dei risultati interessanti.

La regolamentazione è comunque un processo molto lungo ed, ad oggi, i giocatori australiani non possono più accedere a PokerStars.com. E’ probabile attendere un ulteriore calo dell’action ai tavoli cash delle principali piattaforme mondiali (ad eccezione di quelle asiatiche che sembrano ignorare i divieti del Governo federale).

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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