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In Francia il poker online torna a crescere dopo 5 anni: aumentano i players (+31%) high rollers

In Francia era dal terzo trimestre del 2011 che non si registrava una crescita nel mercato del poker online (+2% se calcoliamo tutti i giochi).

Secondo i dati resi pubblici dall'ARJEL (l'ente regolatore transalpino per l'e-gaming), le fees di ingresso ai tournaments (quindi tornei, sit and go e Spin) sono state pari a 500 milioni di euro nel primo quarto del 2016.

Questo dato ha provocato una crescita dei ricavi complessivi del poker online del 2% ed è una logica conseguenza dell'aumento del numero dei giocatori attivi settimanali ma non solo: i players cash game high stakes hanno spostato il loro focus della spesa nei tournaments, categoria che ha visto una crescita dei ricavi di ben 17 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015.

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Segnali positivi si erano raccolti nell'ultimo trimestre dell'anno scorso (revenues +17%) ma non avevano prodotto un passo in avanti generale dell'intero settore.

Il boom degli Spin and Go e dei tornei KO ha senza dubbio contribuito alla crescita, nonostante il cash game online continui il suo lento ma inesorabile declino.

CASH GAME

Gli operatori hanno incassato 953 milioni di euro nel primo trimestre rispetto a 1.022 milioni dello stesso periodo del 2015. Tuttavia il calo del 7% è comunque minore rispetto a quello registrato 12 mesi fa nel confronto con il 2014 (-15%). Il declino c'è ma è meno violento rispetto a prima, molto probabilmente oramai il mercato ha trovato un punto di equilibrio verso il basso.

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NUMERO GIOCATORI ATTIVI

I tournaments però stanno trascinando il mercato e i dati positivi sono diversi. Innanzitutto il numero di giocatori attivi settimanale è aumentato.

L'ARJEL ha registrato 257.000 giocatori attivi in media ogni settimana da gennaio fino a marzo, rispetto ai 246.000 degli ultimi tre mesi del 2015. E' un aumento del 4,5% ed è importante considerando che gli incentivi delle poker rooms (in particolare bonus) sono diminuiti del 2%.

Secondo l'ente regolatore francese la crisi del cash game (martoriato da un'alta pressione fiscale) è dovuto dal "disinteresse da parte dei giocatori high stakes" seppur il numero dei grinder che producono volumi superiori ai 100.000€ sia stabile negli ultimi trimestri. Ma rispetto al 2011 la statistica è impietosa: -45%.

Invece i players che hanno pagato nei tornei oltre 50.000€ sono aumentati del 31% che indica senza dubbio uno spostamento dei giocatori high roller dal cash game ai tornei.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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