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Poker: come la mafia russa controllava le bische a New York

vadim-trincherLe mani della Mafia russa sulle partite clandestine di poker high stakes a New York e non solo: i criminali controllavano scommesse illegittime raccolte su internet. E’ quanto sostiene Preet Bharara, procuratore federale del Dipartimento di Giustizia. Le accuse formulate contro 34 persone, sono di riciclaggio di denaro e gioco d’azzardo illegale, sia live che online.

Bharara ha commentato che il “riciclaggio transnazionale è un reato grave, e faremo tutto quanto in nostro potere per inibire i personaggi che cercano di ‘pulire’ i proventi del reato, attraverso veicoli di investimento legittimi in questo paese”. Secondo i federali, i proventi del book servivano per finanziare gli oligarchi residenti in Russia e Ucraina, gestendo conti negli States e nelle banche cipriote.

Una delle figure centrali sulla quale ruota l’inchiesta del FBI è Vadim Trincher, player russo che nel 2009 aveva vinto un braccialetto WPT al Foxwoods Poker Classic. Nei tornei live ha incassato oltre 1,2 milioni di dollari ma – secondo i federali – il suo business era un altro. 

Dirigeva le operazioni dal suo lussuoso appartamento nella Trump Tower sulla Fifth Avenue (dal valore di 6 milioni) nel cuore di New York. Durante la perquisizione, i federali hanno trovato nell’appartamento 75.000 dollari in contanti e due milioni in chips di un casinò di Las Vegas.

russia-pokerSecondo gli inquirenti “dalla sua stanza supervisionava le operazioni per conto del bookmaker sportivo più grande del mondo. Da lì gestiva i flussi di denaro per svariati milioni e si prendeva cura dei miliardari coinvolti”. Gli uomini del FBI hanno anche registrato un’intercettazione nella quale  Trincher minacciava di terribili torture un cliente che non aveva ancora pagato. Incriminati anche i due figli Illya e Eugene.

Il player rendeva conto al boss latitante russo Alimzhan Tokhtakhounov, accusato di corruzione (nei confronti di un pattinatore) durante le Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002. Grazie a questo “giro” clandestino di partite e scommesse, il capo della mafia russa guadagnava circa 10 milioni di dollari al mese. Controllava l’organizzazione anche Anatoly Golubchik, uno dei capi banda. 

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Come anticipato ieri, i giocatori di poker incriminati da Bharara sono John Hanson, Justin Smith, Abe Mosseri, Bill Edler, Peter Feldman, Eddie Ting e Arthur Azen.

Le posizioni più delicate sono quelle di Trincher, Hanson e Azen. Rischiano rispettivamente 90, 92 e 115 anni di carcere.

molly-bloomSmith, Mosseri, Edler e Feldman sono accusati di esercizio di gioco d’azzardo (pena massima 10 anni). Ting è maggiormente coinvolto e per gli inquirenti ha partecipato anche alle operazioni di “riciclaggio” e per questo può essere condannato fino a 30 anni. 

Nell’inchiesta spunta anche una vecchia conoscenza del FBI: l’affascinante Molly “Princess” Bloom già coinvolta nello scandalo degli home games di Hollywood. Anche lei rischia di essere condannata per “esercizio di gioco d’azzardo”. La bella Molly coinvolgeva nelle partite private, attori del calibro di Ben Affleck, Matt Damon e la star del baseball Alex Rodriguez. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver coinvolto nel giro un proprietario di una prestigiosa galleria d’arte di New York. 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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