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Poker live: a Pordenone blitz durante torneo da €100

poker-live-confiscaLunedì sera, la Guardia di Finanza ha fatto irruzione in un circolo di Sacile, in provincia di Pordenone,  dove era in corso un torneo di Texas Hold’em. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato la sede dell’associazione sportiva dilettantistica “The Game”, oltre al montepremi, i tavoli da gioco e dieci slot machines.

Secondo l’edizione locale del Gazzettino, l’evento prevedeva una quota d’ingresso di € 100 e seduti ai tavoli c’erano una ventina di players, provenienti anche da Treviso. I giocatori sono stati convocati in caserma e le loro dichiarazioni messe a verbale. I due organizzatori rischiano una denuncia per esercizio di gioco d’azzardo. A Pordenone, come in molte province d’Italia, il Questore nel 2009, dopo la circolare dell’ex Ministro Roberto Maroni, aveva negato l’autorizzazione ad ogni richiesta di organizzazione di eventi live. 

Il caso di Sacile è singolare per l’elevato buy-in che contravviene anche le indicazioni del parere del Consiglio di Stato (tetto massimo €30) ma vi è un precedente giurisprudenziale favorevole: in Toscana, nel 2011, è stata archiviata la posizione (cioè non sono stati neanche rinviati a giudizio) di organizzatori e players, sorpresi durante un torneo con quota d’iscrizione da € 330, nel luglio del 2010 in un club di Carrara.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Massa ha motivato l’archiviazione per i seguenti motivi: “in base all’articolo 38 DL 223/06 convertito in Legge 248/06, come modificato dall’articolo 1 comma 93 della legge 296/06: i giochi di carte di qualsiasi tipo, qualora siano organizzati sotto forma di torneo e nel caso in cui la posta in gioco sia costituita esclusivamente dalla sola quota di iscrizione, sono considerati giochi d’abilità”.

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Per il giudice toscano quindi l’entità del buy-in non ha rilevanza, essendo il poker sportivo (a torneo) uno skill game sotto il profilo del diritto penale. Bisognerà capire se i giudici friulani la penseranno allo stesso modo.

Puoi leggere qui le motivazioni integrali dell’ordinanza del Giudice di Massa

 
Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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