Poker online: crescita annuale per tornei e cash game
Nel mese di giugno la spesa nei tornei del poker online è cresciuta del 52,7% rispetto allo stesso identico periodo del 2019. Il mese scorso nei tournaments i margini lordi per le poker rooms e lo stato sono stati di 8,4 milioni di euro (secondo le stime di Gioconews). Analizzando i dati del 2019, nel sesto mese dell’anno, la spesa fu di 5,5 milioni. Vi è stato quindi un netto incremento, quando 12 mesi fa sia i tornei che il cash fecero segnare un netto -11% rispetto al giugno 2018.
Tale incremento deriva della maggiore liquidità immessa nel mercato negli ultimi mesi, con molti tornei garantiti offerti dalle poker rooms che hanno attirato i giocatori.
Logico che le aspettative non potevano essere quelle di un mantenimento del livello di liquidità dei mesi scorsi, visto che il lockdown è per fortuna finito ed è iniziata la stagione estiva.
Per gli operatori di gioco si tratta solo di una piccola consolazione, considerando i danni subiti con lo stop dello sport. Per le compagnie più importanti, il buco è quantificato in centinaia di milioni di euro. Il poker è servito soprattutto ad intrattenere i clienti, in un momento storico difficile.
Poker tornei
Questi i dati per i poker tournament:
- Spesa Giugno 2020: €8,4 milioni
- Spesa Giugno 2019: €5,5 milioni
Analizziamo anche i dati pre e post lockdown sempre nei tornei:
- Spesa Febbraio 2020: €6,9 milioni
- Spesa Giugno 2020: €8,4 milioni
In questo caso, rispetto al pre-lockdown l’incremento è stato del 21,74% nei tournaments.
Cash game
I dati sul cash game mostrano una crescita annuale della spesa del 34,40%, naturalmente si tratta di un balzo che riguarda l’evento eccezionale dei mesi precedenti:
- Spesa giugno 2020: €5,9 milioni
- Spesa giugno 2019: €4,36 milioni
In merito al confronto con il periodo pre-covid (mese febbraio) il mercato è cresciuto del 18%.
- Spesa Febbraio 2020: €5,9 milioni
- Spesa Giugno 2020: €5 milioni
Rispetto al mese di maggio invece c’è stato uno scivolone naturale di più di un terzo della spesa, ma era impensabile il contrario.
Tra maggio e giugno c’è sempre uno scalino dovuto all’inizio della stagione estiva e dalla minore offerta di garantiti.
In genere maggio è il mese SCOOP. Quest’anno inoltre c’è stato anche l’evento eccezionale dovuto all’emergenza sanitaria e molte persone avevano ancora una mobilità molto ridotta nel quinto mese dell’anno.
Seguiranno aggiornamenti sulle quote di mercato