Vai al contenuto

Poker online Usa: da febbraio si potrà giocare a Las Vegas

strip-las-vegasLas Vegas, tra pochi mesi, tornerà ad essere la città dei balocchi per i players. Nonostante un lento declino e l’avanzare di Macao, a febbraio 2012, sulla Strip ed in tutto il Nevada, sarà possibile giocare a poker online, cancellando i tristi mesi di transizione post black friday che ha visto l’esodo di parecchi grinders che vivevano a SinCity. Molti di loro si sono trasferiti in Canada, altri nella fredda Gran Bretagna ma c’è chi ha preferito il sole di Malta o dei Caraibi, mentre alcuni big come Tom “durrrr” Dwan sono stati tentati dal richiamo dell’oriente.

Las Vegas tornerà ad essere un punto di riferimento per i giocatori statunitensi che potranno continuare a godere delle agevolazioni fiscali, il Nevada sarà invece la base per l’industria dell’e-gaming, con indubbi benefici per i livelli occupazionali.

La notizia, come vi abbiamo più volte anticipato, era nell’aria da parecchio tempo: VegasInc ha riportato una dichiarazione del presidente del Gaming Board del Nevada, Mark A. Lipparelli che ha assicurato durante una conferenza all’Aria Casinò: “a febbraio sarà possibile giocare a poker online in tutto lo Stato”.

E’ già pronto il regolamento, al quale la commissione lavora da un anno e che voterà solo a dicembre: “ci sono ancora alcune questioni da chiarire”. Con ogni probabilità, le società che otterranno la licenza potranno offrire gioco solo all’interno del Nevada ma le intenzioni sono quelle di allargare il raggio di influenza anche negli Stati dove non è espressamente vietato il gambling.

A tal proposito si sta studiano una soluzione di compatibilità con la normativa federale UIGEA che vieta le transazioni bancarie verso i siti di gioco d’azzardo. Proprio in merito alla questione, il Dipartimento di Giustizia ritiene che tale legge debba essere applicata anche al poker online; durante il processo di New York però si potrà capire quale sarà il reale ambito di applicazione delle norme volute dall’amministrazione Bush nel 2006. Nel frattempo la forte lobby guidata da Caesars Entertainment e MGM va avanti a Washington.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

grinders-sexy-las-vegasL’obiettivo è quello di mettere le mani sull’intero mercato a stelle e strisce. Per il presidente di Caesars, Gary Loveman “il poker online negli USA, secondo stime molto prudenziali, vale 5 miliardi di dollari di fatturato annuo”. Ma sono in molti a scommettere che la raccolta supererà la soglia dei 10 miliardi.

La Gambling Commission del Nevada ha reso noto che le società che nello Stato hanno già una licenza potranno godere di una procedura più celere: saranno implementate le concessioni già esistenti. Per il resto degli operatori invece sarà avviata una procedura molto più lunga e complessa che durerà mesi.

I controlli saranno rigidi soprattutto per quanto riguarda i software e la piattaforma tecnologica. Per questo motivo si giustificano le numerose joint-venture annunciate in questi mesi: Caesars con 888Poker, MGM Resort con PartyBwin mentre Station Casinò ha acquisito la software house californiana CyberArts.

La prossima mossa, c’è da scommettere, sarà di Donald Trump ed anche Atlantic City non starà a guardare. Presto anche i casinò del New Jersey si muoveranno e non è escluso che i due stati creino un mercato online unico per superare i problemi di liquidità. Si potrebbero unire nel 2013 Iowa, California e Florida, in attesa che il Congresso si decida ad approvare una normativa federale ad hoc.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI