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PokerStars punta su New York per rinascere negli States!

Dopo aver trovato la strada sbarrata in New Jersey ed in Nevada, PokerStars prova ad infrangere il tabù degli Stati Uniti, puntando al bersaglio grosso: lo stato di New York. Impresa non semplice per Rational Group (la società che controlla la room dell'Isola di Man e Full Tilt Poker) che sembra però essersi mossa nella direzione giusta, scommettendo sui buoni rapporti con il Governatore Cuomo.

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Come noto, a New York il vento è cambiato riguardo al gioco d’azzardo in generale: la popolazione ha votato a favore nel referendum per l'apertura di nuovi sette casinò nella Grande Mela, assecondando la volontà del nuovo Governatore.

  • Un lobbysta per amico

PokerStars ha ingaggiato per la delicata operazione l'avvocato lobbysta Stuart Shorenstein dello studio legale Cozen O'Connor, pagando una parcella mensile di 25.000$.

Shorenstein non ha perso tempo ed ha incontrato Bennett Liebman, super consulente per il gambling di Cuomo. L'esito dell'incontro è stato - secondo i media statunitensi - positivo. C'è chi si è spinto oltre ed ha parlato anche di un meeting con il Governatore in persona, ma non si hanno riscontri in tal senso.

L'avvocato di fiducia di PokerStars ha commissionato alcuni studi di mercato sul poker per convincere i legislatori a regolamentare l'online anche nello Stato di New York. Shorenstein ha reso noto che il texas hold’em potrebbe garantire alle casse statali la bellezza di 100 milioni di dollari ogni anno.

  • Strategia

Non sarà facile però far autorizzare il business dell'online nella Grande Mela e dintorni. Di sicuro, si tratta di un processo molto lungo ed il rischio è quello di vedere la concorrenza già ben posizionata nel mercato statunitense (PartyPoker punta al 50% delle quote con un massiccia campagna marketing).

C'è chi vede in questa mossa di PokerStars, un chiaro messaggio di forza da inviare al vicino New Jersey. Il fatto di escludere la prima room mondiale potrebbe rivelarsi un autogol per Atlantic City, visto che Rational Group farà di tutto per regolamentare il poker in rete a pochi chilometri di distanza, in uno stato con una popolazione molto più numerosa, con oltre 19 milioni di residenti.