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PokerStars.com: rinnovo ai vertici, si dimette Gabi Campos

gabi-camposSull’Isola di Man continua l’opera di rinnovamento per la room più celebre del pianeta, ma questa volta hanno colto tutti di sorpresa le dimissioni del Chief Executive Officer (CEO) di PokerStars.com, Gabi Campos.

L’addio è clamoroso, visto che l’ex direttore di Dragonfish e di 888 era stato nominato dalla famiglia Scheinberg appena 14 mesi fa. Si è trattato di un periodo storico molto intenso e travagliato per la room dalla picca rossa che ha dovuto affrontare lo tsunami provocato dal black-friday, limitando comunque i danni, con il rimborso quasi immediato di tutti i players (per un esborso di circa 300 milioni di dollari).

Sotto la sua guida, il sito ha acquisito licenze in Belgio, Spagna, Danimarca e nella regione tedesca dello Schleswig-Holstein e sono stati fatti grossi passi in avanti per quanto riguarda il poker mobile e lo sviluppo di un software molto simile al rush poker di Full Tilt.

C’è stato però un cambio di strategia forzato (con l’addio al primo mercato, quello statunitense) che, con ogni probabilità, ha richiesto nuovi volti all’interno dello staff dirigenziale, più adatti al tipo di politica che dovrà essere adottato nei prossimi mesi. E’ necessario fin da subito mutare il piano di riavvicinamento agli States e, con ogni probabilità, il fondatore Isai Scheinberg ritiene altri manager all’altezza del compito. PokerStars stamani ha confermato le dimissioni con un breve comunicato.

Campos rappresentava la più alta carica operativa del sito ma con ogni probabilità le dimissioni sono solo un gesto formale, seppur non si conoscono i reali motivi del divorzio. E’ da venerdì che rumors si rincorrono. Le prime voci sono rimbalzate alle Bahamas nella giornata di venerdì durante il PCA.

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Secondo una fonte anonima del portale  PokerPlayerNewspaper, il ‘siluramento’ dell’ex manager di 888, era stato sancito già diversi mesi fa. Continua così l’opera di rinnovamento nei vertici di PokerStars.com ed in particolare, nel settore strategico del live e nell’organigramma  dell’European Poker Tour: dopo l’addio dello storico direttore, Thomas Kremser, è arrivato anche il clamoroso divorzio con il co-fondatore del circuito, nonché CEO, John Duthie.

In meno di due settimane si sono azzerati i vertici internazionali sia dell’online che del live, considerando che Jeffrey Haas è stato rimosso dalla carica di amministratore della Global Poker Tours, società controllata da Stars che gestisce il PCA alle Bahamas e l’Asian Pacific Poker Tour (Haas era presidente fino a poche settimane fa). Il manager è stato spostato alla sezione “Mobile & Social Gaming”. Dopo questo riassetto è doveroso aspettarci grosse novità per quanto riguarda i circuiti gestiti dalla room dell’Isola di Man.

Scopriremo solo nelle prossime settimane quali saranno le scelte del proprietario della room Isai Scheinberg per il futuro, considerando che nuove cruciali sfide attendono PokerStars. La room dovrà trattare con il Dipartimento di Giustizia statunitense un eventuale ritorno dalla porta principale del mercato a stelle e strisce, una volta che a Washington si decideranno ad approvare la nuova legge sul poker online.

Bernard Tapie ha già messo le mani avanti con la rivale Full Tilt Poker ma il rischio per le due big di perdere il mercato americano è concreto: nei prossimi mesi nello stato del Nevada saranno assegnate le prime cinque licenze per operare online ed i casinò di Las Vegas partiranno con un grosso vantaggio. Insomma, per i vertici di Stars non c’è tempo da perdere.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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