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Rafi Ashkenazi: l’ex numero 1 di PokerStars è rock, Hard Rock!

Rafi Ashkenazi, dopo aver guidato il gruppo di PokerStars all’operazione di fusione con Flutter (Betfair, PaddyPower e FanDuel), è stato nominato nuovo chief executive della divisione digital di Hard Rock International. La sfida che attende l’ingegnere-manager alla guida della società di Hollywood si chiama betting online, nuova frontiera del business nel mercato statunitense.

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Rafi Ashkenasi

Hard Rock Digital sarà un asset strategico e di collegamento tra l’online ed il retail (piatto forte della casa) cercando di sfruttare tutte le opportunità di un mercato emergente negli USA con lo sport betting.

Ricordiamo che Hard Rock è una delle catene casinò-hotel (e non solo) più note negli Stati Uniti con ben 13 sale da gioco in Nord America. I casinò più famosi sono ad Atlantic City e Hollywood in Florida (dove vi è anche la sede), terra di origine della tribù nativa dei Seminole, proprietari dell’iconico brand.

Hard Rock è presente in 76 paesi con oltre 250 hotel e resort e dispone di un database di più di 130 milioni di clienti.

L’ex CEO di The Stars Group (in passato aveva lavorato per Playtech) è stato l’amministratore delegato più pagato nel settore dell’e-gaming fino all’anno scorso, dietro per compensi solo a Denise Coates, azionista di riferimento di Bet365.

Ha guidato Amaya e PokerStars ad un processo difficile orientato alla diversificazione: non più solo poker ma anche casinò e scommesse (con l’acquisizione di Skybet), seppur il texas hold’em sia servito come formidabile prodotto e mezzo di acquisizione di clienti a bassissimo costo (rispetto agli altri verticali). Con la fusione con Flutter e , PokerStars tornerà – con ogni probabilità – a focalizzarsi quasi esclusivamente sul poker mentre Flutter gestirà la parte del betting (con Funduel che sarà l’asset strategico negli USA).

L’era di Ashkenasi in The Stars Group si è conclusa e con ogni probabilità dovrà iniziare un percorso simile con una società che nasce da zero nel settore digital come Hard Rock (con ampia possibilità di fare shopping sul mercato).

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Il manager israeliano diventerà operativo nel 2021 dopo essersi lasciato alle spalle il periodo di gardening e si unirà ad altri due manager ex di TSG: Marlon Goldstein (attuale Executive Managing Director & CEO di Hard Rock Digital ed in passato vice presidente di Stars e responsabile per gli affari legali) e Matt Primeaux (presidente con deleghe operative su scommesse e finanza).

Chiaro l’intento dei proprietari di Hard Rock (la tribù dei Seminole) di voler creare una nuova The Stars Group bis negli Stati Uniti con l’ingaggio di 3 ex pezzi grossi del gruppo canadese ma non sarà una passeggiata, sia per la concorrenza molto forte nelle scommesse e nel digital, sia perché la società andrà fondata dalle basi: l’alta finanza è un aspetto importante ma alla fine a fare la differenza è sempre il prodotto ed i quadri intermedi operativi sono le fondamenta di una società attesa da sfide così complesse.

Per queste ragioni non è escluso che Ashkenasi nel 2021 possa essere il regista di un’acquisizione mirata nello scacchiere degli Stati Uniti. In TSG acquistò il bookmaker britannico Skybet, per 4,9 miliardi di dollari.

Caesars è l’esempio più lampante: la catena di casinò forse più famosa al Mondo, per entrare nel mondo del betting online ha deciso di acquistare lo storico bookmaker inglese William Hill. Gli azionisti hanno accettato la prima offerta e la vendita dovrebbe andare in porto nel 2021.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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