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Le strategie mondiali di PokerStars: entra in India grazie ad un top deal mentre in Australia…

In Brasile ed in India il poker sta vivendo una seconda giovinezza: sono due i mercati emergenti dove è esplosa la passione per il texas hold’em e le altre varianti. La nazione asiatica è il secondo paese più popoloso al mondo con 1,3 miliardi di abitanti e presenta un potenziale enorme per l’industria.

Negli ultimi due anni i network televisivi hanno iniziato a dare spazio al gioco e nel 2017 è stata creata la nuova Poker Sports League con 12 teams e 120 partecipanti.

Logico che The Stars Group guardi a questo mercato con interesse. Aveva già provato alcuni anni fa ad entrare ma con alterni successi, a causa della legislazione indiana sul gioco che è molto restrittiva.

Successivamente il Governo indiano si è deciso a regolamentare il poker online ma i titolari delle licenze devono possedere determinati requisiti. In primis i titolari delle licenze devono essere società 100% nazionali. PokerStars è una multinazionale ed avendo la sua sede principale a Toronto (Canada) ha riscontrato non pochi problemi, prima di trovare un partner locale di assoluto livello. Ma la ricerca (non semplice) è durata quasi 2 anni.

In questi mesi PokerStars.in è rimasto inattivo fino alla svolta tanto attesa: è stata sottoscritta la partnership con la lotteria indiana Sugal & Damani, con il primo membro del team pro già coinvolto nella promozione: si tratta del regular indiano Aditya Agarwal che già lavorava per PS.

Sul sito PokerStars.in campeggia la scritta Coming Soon ma grazie a questo accordo, The Stars Group potrà presto operare ufficialmente in India con una licenza di gioco.

Nel 2017 PS ha dovuto dire addio al florido mercato australiano per via di un ban assurdo imposto dal Governo solo per il poker online. Nonostante ciò, The Stars Group ha acquistato il bookmaker locale Crownbet e, attraverso di esso, con una mossa a sorpresa, ha messo le mani su  William Hill Australia che ha nel proprio database molti giocatori high roller. Un modo per rimanere con un piede e mezzo in uno dei mercati con la più alta spesa pro capite.

Nel 2018 l’incognita, come vi abbiamo spiegato, potrebbe essere la Russia, ma i vertici del gruppo prevedono una crescita importante delle revenues anche quest’anno e, in quest’ottica, l’ingresso in India potrebbe rivelarsi la mossa decisiva.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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