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Vanessa Selbst interviene nel processo ‘DiCristina’

vanessa-selbstNon solo in Italia, anche negli Stati Uniti il poker live non autorizzato tiene banco nelle aule dei tribunali: nel processo di appello dello storico caso ‘DiCristina’, sono intervenuti anche autorevoli membri della Poker Player Alliance come Vanessa Selbst, Mike Sexton, Greg Raymer, Jonathan Little e James McManus.

Il caso riguarda Lawrence Dicristina, arrestato nel 2011 per esercizio illegale di gioco d’azzardo, a New York. Per la corte federale presieduta dal giudice Jack Weinstein, l’imputato non risultava colpevole ed era stato assolto nell’agosto del 2012, con motivazioni chiare: “Le skill sono prevalenti nel gioco del poker” e pertanto non essendo azzardo non poteva essere applicata la legge federale Illegal Gambling Business Act (IGBA).

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E’ in corso il processo di appello ed è in ballo il futuro del movimento live e degli home games in Nord America:  Vanessa Selbst, Mike Sexton e Greg Raymer hanno presentato delle memorie per sostenere la difesa dell’imputato. I giocatori della PPA sostengono che “nel poker l’esperienza sia un elemento fondamentale, a differenza degli altri giochi d’azzardo, così come le abilità matematiche e la capacità di manipolare gli avversari e variare le strategie al tavolo”.  E’ intervenuto anche Robert Hannum, professore dell’Università di Denver.

Negli States l’aria sembra cambiata dal 2011 quando la Procura Generale del Dipartimento di Giustizia ha riconosciuto che il poker non rientra nei divieti del  Wire Act (legge che punisce le scommesse telematiche).  Questa favorevole interpretazione autentica dei procuratori ha – di fatto – spalancato le porte al poker online in diversi Stati (Nevada, New Jersey, Delaware, Iowa etc) ed anche il live ne potrà trarre giovamento in futuro. E’ evidente che anche a New York e dintorni, come nel nostro paese, regna il caos e l’incertezza giuridica per le partite ed i tornei non autorizzati.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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