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Benno Winkel e Norman Leigh: gli uomini che sbancarono i casinò di mezza Europa

Ci sono storie ormai entrate a far parte del mito dei casinò europei. Storie incredibili che hanno il sapore dell'impresa e che tutti dovrebbero sapere. Ovviamente il consiglio che vi diamo, è quello di non imitarli. Proprio perché uniche nel suo genere queste imprese, non possono avere delle "repliche". Insomma sogniamo leggendo quello che hanno fatto, ma pur sempre mantenendo i piedi per terra.

Oggi vi parliamo di Benno Winkel e Norman Leigh. Due nomi che così all'apparenza possono non dirvi niente, ma che sono stati per anni il terrore dei casinò di mezza europa. Partiamo da Benno, che alcuni cenni storici lo riportano anche con il cognome di Eitel. Benno è stato uno dei giocatori più vincenti nella storia dei casinò, a cavallo fra la prima e la seconda guerra mondiale. Tedesco di Brema, si meritò anche un articolo sul quotidiano "Der Spiegel" per le sue imprese che poi valsero la nomina di "Conquistatore di Casinò e Giocatore del Secolo" da parte del "International Roulette Institute".

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Il tedesco inventò un non meglio precisato sistema, chiamato food system, che valse vincite negli anni '30 fino a 500.000 marchi. Una quantità di soldi mostruosa per l'epoca, tanto che alcuni casinò lo denunciarono per truffa. Winkel però riuscì a dimostrare che il suo sistema non era illegale e così uscì pulito da questa storia. Con l'avvento della seconda guerra mondiale, fu imprigionato dalla Gestapo.

Terminata la guerra tornò ad essere un uomo libero e in poco tempo riprese a sbancare i casinò tedeschi. Ci fu una battuta d'arresto a metà degli anni '50, con delle perdite non proprio piccole. Ma fu un passo falso che cancellò nel giro di pochi mesi. Infatti assieme a Erich Puch, costruì una squadra di giocatori della roulette ed iniziarono assalti veri e propri a casinò di Vienna.

Nel giro di un mese vinsero la bellezza di 1.200.000 marchi. Una cifra assurda, che si rivelò un duro colpo per le case da gioco della capitale Austriaca. In una di queste, un ignoto direttore, arrivò a stipulare un patto con Winkel e la sua "banda". Offrì loro un vitalizio da 50.000 franchi l'anno, per non mettere più il piede dentro a quella sala da gioco.

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Impressionate anche la storia di  Norman Leigh. Matematico inglese con il vizio del gioco, fu un altro spauracchio per i casinò di sua maestà e per quelli francesi. Negli anni 60 è riuscito a mettere in piedi a sua volta una fantastica squadra, ma con un grande particolarità. Se infatti in quella di Benno vi erano tutti giocatori esperti, in questo caso il britannico volle soltanto giocatori novizi, la cui mente era da plasmare. In pratica una sorta di "soldatini ubbidienti" ai suoi ordini.

Reclutò gli uomini con oscuro annuncio sul giornale e così formò la sua squadra. In pratica servivano un buon numero di giocatori, che mettessero in atto congiuntamente una serie di puntate sulle chance semplici, in modo tale che le puntate perse venissero recuperate grazie alle puntate vinte.

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Uno dei membri della squadra definì così il britannico: " L’inglese era talmente sicuro della riuscita della sua spedizione che, prima d’iniziare a giocare, informò il direttore della casa da gioco del fatto che il suo gruppo avrebbe dato vita a delle intense partite applicando una particolare strategia fondata su ragionamenti matematici e nel pieno rispetto delle regole, ottenendo la promessa che il loro assalto non sarebbe stato ostacolato". 

Una promessa non mantenuta dallo stesso direttore, che quando vide la cifra che stavano vincendo Leigh e i suoi uomini, cacciò tutti quanti dal casinò. La vincita più alta però arrivò nel 1968, quando a Nizza in solo giorno sbancarono per una cifra, che oggi sarebbe superiore al milione di sterline.

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