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Gli uomini che sbancarono le roulette di Montecarlo e Francorte. Storie e vincite incredibili

La storia della roulette è ricca di aneddoti famosi, ma anche di storie incredibili. In alcuni casi c'è il lieto fine, in altre meno. Per questo motivo, tutto ciò che vi andremo a raccontare, non deve minimamente essere riproposto da chi legge nei casinò. Della serie "Don't try this at home". Oggi vi parliamo delle imprese di William Darnborough a Montecarlo e di Thomas Garcia a Bad Homburg nei pressi di Francoforte.

William Darnborough era originario dell’Illinois, dove a sua volta fu proprietario di locali adibiti al gioco d’azzardo. Si trasferì nel vecchio continente, prima a Londra e poi a Montecarlo, dove poté mettere in mostra le sue straordinarie doti al tavolo verde. Abilità su cui molto si è speculato attribuendo le sue imprese ad una non meglio specificata capacità di indovinare il percorso della pallina o, addirittura, a qualche fantomatica diavoleria elettronica nascosta. L’ipotesi più probabile è che anche Darnborough appartenesse a quel nutrito club di giocatori che avevano capito come sfruttare a proprio vantaggio i difetti della roulette, puntando su quei settori che tendevano ad uscire più spesso

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Iniziò con un capitale di 1.600 sterline e nel giro di un anno lo trasformò in oltre 100 mila pounds. A quel punto decise di trasferirsi in pianta stabile nel principato di Monaco. E' il 1911 quando prende la decisione e in poco tempo raggiunge i 2 milioni di franchi vinti. Una cifra pazzesca per l'epoca.

Secondo le testimonianze, Darnborough era un attentissimo e paziente giocatore, che non puntava mai finché il croupier non aveva lanciato la pallina. Quindi è probabile che sfruttasse anche la conformazione delle roulette dell’epoca. In quegli anni infatti, i divisori posti tra una casella e l’altra erano più spessi quindi era più difficile che la pallina si allontanasse molto da un determinato settore, rendendo più semplice il compito di chi provava ad indovinare l’esito del lancio.

Thomas Garcia invece, si rese protagonista di imprese importanti nella seconda metà del '800. A farne le spese fu il casinò "Bad Homburg" nella zona termale di Francoforte. Garcia era un personaggio dall'aspetto molto appariscente, vestiva in modo elegante e non disdegnava di indossare costosi gioielli. Si presentò insieme a due familiari. Anche se con tutta probabilità si trattava di due compagni di banda, che al tavolo avevano il compito di piazzare le puntate in modo da aggirare i limiti massimi. Garcia infatti, giocava sempre la puntata massima. In poco meno di tre settimane il suo attacco gli fruttò quasi 800.000 fiorini, il tutto davanti agli sguardi entusiasmati di una folla di spettatori che accorrevano in massa.

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Inizialmente, il merito di queste vittorie fu attribuito a un misterioso e rivoluzionario sistema creato dallo stesso Garcia, ma in realtà questa metodologia non aveva nulla di così prodigioso. Garcia infatti, conobbe anche brucianti sconfitte da cui riuscì comunque a riprendersi grazie al suo carattere paziente e flemmatico, che lo portò a non farsi prendere dal panico anche nelle situazioni più disperate.

In tutti i casi, la validità e l’affidabilità della sua strategia di gioco è stata verificata ed è ancora oggi una delle più utilizzate in assoluto, quindi va rivolto un ideale plauso a Thomas Garcia in quanto le sue vincite non sono state determinate dallo sfruttamento di difetti meccanici della roulette o da isolati colpi di fortuna. Aggirare le puntate massime del tavolo, divenne poi una moda molto seguita.

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