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Las Vegas Story: la leggenda del gangster “Bugsy” e il gambler ideatore del Flamingo

Torna su Assopoker un grande classico: la storia di Las Vegas raccontata dal mitico assopokerista VegasKid.

L’appassionante racconto (diviso in 12 capitoli con fonti originali) lo potete trovare in versione integrale sul nostro forum (clicca qui).  Noi della redazione abbiamo voluto ordinare tutti i racconti di VegasKid, in una serie di articoli, per facilitarvi la consultazione e dare il giusto spazio a quella che noi consideriamo un’ “opera” di tutto rispetto, senza dubbio una rara e rispettabile fonte sulla storia di Las Vegas, difficile da trovare in Italia.

Le ricostruzioni ed i racconti sono molto interessanti e ricchi di spunti storici: svelano particolari inediti (ricercati e verificati dall'autore) su una delle città più affascinanti della terra. Buona lettura!

Prima di iniziare il primo racconto, VegasKid, rispondendo ad un nostro utente sul forum sull'identità del reale fondatore di Vegas, ci ha regalato una perla: il rapporto controverso tra il gangster Bugby e la città delle luci, smentendo in modo categorico che sia stato lui a fondare il Flamingo Casinò e la stessa città del Nevada, come accennato nel film Il Padrino II.

VegasKid prende le distanze dalle ricostruzioni fornite dagli studios.

Bugsby

Voglio chiarire un aspetto della storia di Las Vegas ampiamente romanzato da Hollywood. Penso al film Bugsy, la storia del famigerato gangster Benjamin "Bugsy" Siegelbaum (questo il suo vero nome, di chiarissime origini ebraiche).

Cominciamo col dire che Siegel odiava il soprannome affibbiatogli (Bugsy, appunto). Impossibile biasimarlo per questo, visto che bug significa piccolo insetto o microbo.

Siegel nasce nel 1906 a Brooklyn, da genitori poveri provenienti dalla odierna Ucraina, all'epoca una regione dell'immenso impero russo (parliamo di quando regnava ancora l'ultimo zar, Nicola II).

Legami con Al Capone e Lucky Luciano

Ben presto si fa notare per le sue spiccate attitudini criminali e accumula un lungo elenco di imputazioni, comprendente rapine, omicidi e stupri. Nel corso degli anni, i suoi contatti nel mondo del crimine organizzato comprenderanno gente del calibro di Al Capone, Charles "Lucky" Luciano e Frank Costello, questi ultimi esponenti di spicco della "famiglia" Genovese.

Tralasciando i dettagli della sua vita da gangster, quello che a noi interessa è il ruolo di Siegel nella nascita di Las Vegas. A dar retta al film Bugsy e alla spettacolare interpretazione di Warren Beatty, Siegel sarebbe - di fatto - il vero ideatore e fondatore dello Strip, nonché creatore del Flamingo.  Peccato che sia tutto falso!

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Siegel: la leggenda romanzata

Posto che non è possibile identificare un "fondatore" della città di Las Vegas, trattandosi di un processo della durata di anni dovuto a tutta una serie di avvenimenti spesso slegati tra di loro, la cui importanza e il cui ruolo nello sviluppo della città diventano ovvi solo a posteriori, Siegel non è nemmeno l'ideatore del Flamingo.

William Richard Wilkerson

Hollywood aveva bisogno di creare un personaggio cha facesse presa sul pubblico e ha pensato bene di fare di Siegel un sognatore, capace di immaginare il primo vero hotel-casinò là dove gli altri non vedevano altro che una landa desolata. In realtà, l'ideatore del Flamingo è un uomo di nome William Richard Wilkerson. E ora alzi la mano chi l'aveva già sentito nominare prima d'ora!

Il padrone di Hollywood

William Wilkerson era un uomo d'affari e avventuriero (ma non criminale) di Los Angeles, fondatore del quotidiano Hollywood Reporter, dedicato al mondo di Hollywood e a tutte le sue storie. Grazie ad una spregiudicata gestione di notizie e soprattutto scandali legati agli Studios, questo giornale divenne un autentico centro di potere nel mondo del cinema e fonte di grande guadagno per Wilkerson, che acquisirà nel tempo il controllo di tutta una serie di alberghi e nightclub a Los Angeles, in particolare sul Sunset Boulevard.

Il gambler che decise di passare dall’altra parte del banco

Ma Wilkerson era anche un giocatore d'azzardo compulsivo e perdeva abitualmente somme ingenti ai tavoli da gioco. Finché, un bel giorno, un suo conoscente non buttò lì una battuta: l'unico modo che hai di uscire vincitore da una sessione di gambling è quello di essere il banco. "Build a casino. Own the house".  A Wilkerson si accese la famosa lampadina e da lì cominciò la vera storia del Flamingo.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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