Vai al contenuto

“All-in, anzi no… scherzavo!”: l’angle shooting più ridicolo di sempre al “Live at the Bike!”

Si definisce angle-shooting la pratica antisportiva di provare ad ottenere un vantaggio illecito sfruttando falle nel regolamento del gioco del poker oppure semplicemente attraverso comportamenti scorretti che generino confusione nell’avversario. Uno degli angle-shooting più popolari è, ad esempio, quello di dire qualcosa di simile a un “call” e poi sostenere di aver detto altro quando l’avversario gira un punto migliore.

Di angle-shooting ce ne sono di tutti i tipi e l’obiettivo è sempre lo stesso: fregare un altro giocatore. Nel corso degli anni ne abbiamo visti tanti, sia nelle partite di cash game sia in tornei prestigiosi come le WSOP o l’EPT. Quello che è successo al “Live at the Bike!” è però un tentativo di angle-shooting mai visto prima, soprattutto per la giustificazione offerta dal giocatore che l’ha tentata.

Un episodio assurdo al “Live at the Bike!”

A scovare questo episodio assurdo è stato Joe Ingram, che ha poi postato il video sui suoi canali social. Siamo al tavolo televisivo del Bicycle Casino, la cui action è trasmessa in diretta nel popolare show “Live at the Bike!“, seguitissimo soprattutto negli Stati Uniti.

Nello spot in questione erano presenti cinque giocatori impegnati in una partita a blinds $25-$50. Tra questi c’erano anche tre noti professionisti come Art Papazyan, Garrett Adelstein e Ryan Feldman.

Sul board 7 4 k 10, Feldman ha k 7 e punta il pot: $300 su $300. Il piatto era quindi molto piccolo in relazione agli stack al tavolo, quasi tutti sopra quota $10.000. L’unico a chiamare la puntata di Feldman è il player noto come “Armenian Mike“, con a q in mano. Va detto fin da subito che si tratta di un personaggio molto eccentrico e un giocatore non particolarmente competitivo… motivo per cui gli squali al tavolo sono sempre molto felici di ritrovarselo davanti. Una circostanza utile a capire perché, poco dopo, Ryan Feldman non si è infuriato come avrebbe fatto con altri avversari.

“Se esce una carta alta al river sei fott**o”, dice Mike a Feldman.

Armenian Mike

L’angle-shooting di Armenian Mike

Il river è un k . Ryan fa check con il suo fullhouse e “Armeniam Mike” non ci pensa due volte: prende il contenitore con le chips e lo mette in mezzo, dichiarando pure l’all-in. Ryan effettua lo snap-call.

Prima di raccontare la sceneggiata di Mike, analizziamo la sua giocata: sul piatto di $900 ha puntato tutte le chips che aveva, ovvero $10.000. Una overbet grande più di 10 volte il pot. Una mossa assurda, che infatti, stando a quanto sostenuto dal diretto interessato, non era altro che uno “scherzo”.

Non dite ca***te, era chiaramente uno scherzo!” dice Armenian Mike dopo il call di Feldman. “Stavo facendo check anche io, era solo una str****ta! Stavo scherzando, lo sai che ti prendo in giro continuamente”.

Ryan Feldman è sconvolto e sa di non poter indispettire più di tanto il suo avversario, rinomato fish del tavolo e personaggio chiave dello show che lui stesso produce (è infatti uno dei creatori del “Live at the Bike!”). Ciononostante, pretende giustamente di essere pagato: Mike ha dichiarato all-in e ha messo le chips in mezzo. Che stesse scherzando o meno, ha poca importanza dal punto di vista del regolamento.

Il commentatore spiega inoltre che non era la prima volta che lo faceva nel corso della serata: lo aveva già fatto altre due volte senza essere chiamato. Questa volta, invece, il trucchetto non ha funzionato, ma “Armenian Mike” non vuole pagare.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

“Mike, sai che mi stai simpatico ma devi pagare… non puoi fare una cosa del genere”, interviene Garrett Adelstein, anche lui attento a non offendere il fish del tavolo.

Armenian Mike paga e se ne va infuriato

Come si è risolta questa situazione? In maniera ancora più assurda: il floorman ha infatti deciso che la puntata di Mike era valida (all-in per $10.300) ma non il call di Feldman, il quale doveva quindi decidere nuovamente se fare call o foldare.

In questo modo il floorman si è scansato dalla responsabilità di decidere, lasciando la patata bollente nelle mani del pro americano. Feldman si è quindi trovatoin una situazione delicata: chiamare e indispettire il fish al punto di rischiare di non vederlo mai più al tavolo, oppure ragionare sul lungo periodo e foldare con il second nuts? Una scelta non così facile se ci si mette nei suoi panni…

“La domanda è: vuoi i miei soldi? Dimmelo, vuoi i miei soldi?” urla “Armeniam Mike” mettendo ancora più pressione a un Ryan Feldman ormai senza parole.

Alla fine, dopo l’intervento molto ragionato di Adelstein, “Armenian Mike” consegna i $10.000 a Feldman e se ne va infuriato dalla poker room.

Ecco il video di questo assurdo episodio:

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI