Arargyros Karabourniotis, meglio conosciuto come Archie Karas, è ritenuto il gambler vivente per eccellenza: il giocatore high roller statunitense (ma di chiare origini greche) è stato protagonista - secondo la leggenda - della run più vincente della storia del gambling mondiale: partito nel 1992 con un bankroll di soli 50 dollari è riuscito a trasformarli in 40 milioni nel 1995, prima di perdere tutto nello stesso anno, tra sessioni folli di blackjack, baccarat e poker cash game. Per sei volte è riuscito anche ad andare in the money alle WSOP.
Il vecchio Archie è scivolato nuovamente in una bruttissima bad beat: la scorsa settimana ha vinto 8.000 dollari al casinò Barona (in California) ad un tavolo di blackjack, ma secondo la polizia locale sarebbe stato autore di una truffa ai danni della sala da gioco. Per questo motivo sarebbe stato arrestato in queste ore in Nevada. Rischia fino a tre anni di carcere.
Il 62enne giocatore avrebbe segnato le carte con piccole macchie d'inchiostro. Non è la prima volta che Arrchie cade in errore: è al quinto arresto nell'arco di 25 anni.
Nelle ultime settimane sono state diverse le segnalazioni di truffe ai danni dei casinò, spesso proprio con l’uso di carte segnate. Con la crisi economica, i bari sono sempre più in agguato e le sale da gioco hanno implementato il livello di allerta.