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Arrivano i tornei domenicali: è il momento dell' "haka"

[imagebanner gruppo=gazzabet] I tornei domenicali per un professionista sono sempre i più attesi, a maggior ragione per chi gioca sulle poker room internazionali: un singolo week-end può spostare le sorti di un mese, ed a volte di un anno intero.

Questo vale a maggior ragione per chi, oltre a giocarne per conto proprio, avendo ottenuto buoni successi ha deciso di stakare altri professionisti, reinvestendo così una parte delle proprie vincite. Per chi gioca su ".com" si tratta di una pratica comune in ogni disciplina, e così uno come Patrick "pads1161" Leonard si ritrova ad avere ogni fine settimana una serie di "horses" regolarmente schierati in vari MTT, protetti che vanno adeguatamente motivati.

Un loro risultato importante significa una buona notizia per entrambi, mentre una serie di sessioni storte possono condurre ad un metaforico bagno di sangue, visto anche che l'average buy-in sulle poker room internazionali potenzialmente può essere più elevato, rispetto a quanto accade su .it.

Così, prima di ogni sessione domenicale, il giocatore britannico serra le fila dei suoi ragazzi e con poche parole li sprona a fare del proprio meglio nei propri tornei, usando però un vero e proprio linguaggio da guerra che in qualche modo ricorda uno di quei discorsi che potrebbe fare un sergente di fronte ad un plotone di marines, una sorta di "haka" virtuale che suona più o meno così.

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"Ragazzi, è una grande giornata, sono dannatamente pompato - esordisce Leonard - non facciamo nessun prigioniero, oggi voglio il sangue. Domani non avremo nessun rimpianto, ma solo tombe per quei pessimi regular che finalmente distruggeremo quest'oggi".

Lui stesso ha ironizzato su un tono tanto aggressivo, chiedendosi se forse non sia esagerato. Tuttavia quando si decide di lottare in un contesto così competitivo - dove tra l'altro la bontà dei propri risultati nel breve periodo è fatalmente destinata ad essere influenzata dal caso – convincersi che il week-end che si ha di fronte sarà finalmente quello “buono” rischia di essere davvero importante.

Del resto, questa prima parte dell'anno sia per lui che per i suoi stakati è stata molto positiva fino a questo momento: certo anche questo è in parte frutto del caso, ma finché le cose funzionano i suoi “cavallini” discorsi del genere è probabile che continueranno a leggerli ancora per un po'.

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