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Brian Rast

Brian Rast sfida Sheldon Adelson: “Il poker è azzardo? Facciamo un heads-up da $2 milioni!”

Provocazione, o sfida vera e propria? Quel che è certo è che Brian Rast ha deciso di farsi ancor di più ambasciatore del poker, chiamando in causa nientemeno che Sheldon Adelson, il magnate del gambling che ha avviato una vera e propria crociata (non solo contro il texas hold’em), ma anche contro i Daily Fantasy Sport.

Brian Rast vs Sheldon Adelson

L’ambasciatore di Poker Central, nonché vincitore del Poker Players Championship delle WSOP 2016, ha recentemente lanciato il guanto di sfida al patron della Las Vegas Sand Corporation – uno degli uomini più ricchi del mondo, con un capitale stimato di 30,7 miliardi di dollari.

Come ormai saprete, Sheldon Adelson ha definito poker e DFS come giochi d’azzardo. Brian Rast pare intenzionato a dimostrare – se ce ne fosse ancora bisogno – che Adelson si sbaglia, e per questo gli ha proposto un heads-up da 2 milioni di dollari.

Il ragionamento di Brian Rast è piuttosto semplice: se il poker è solo un gioco di fortuna, se l’abilità non conta, allora Sheldon Adelson ha concrete possibilità di battere il professionista e intascarsi due milioncini.

“Hey Sheldon Adelson, che si dice? Il poker è un gioco d’abilità. Non mi credi? Sei un miliardario, io sicuramente no. Giochiamoci un heads-up da 2 milioni a testa”, ha twittato Brian Rast, che poi ha aggiunto:

“Anzi amico Sheldon, ti pago 500 dollari per giocare con 100bb freezout per 2 milioni, quindi se il poker non è un gioco di abilità tu puoi guadagnarci e dimostrarmi che mi sbaglio”.

I tweet di Brian Rast

Sheldon Adelson ribadisce: tutta fortuna

Sebbene Adelson non abbia ancora risposto a Brian Rast, ha risposto invece alle domande di Yahoo! Finance, ripetendo il concetto: I Daily Fantasy Sport sono gioco d’azzardo. Non c’è dubbio. Chiunque ci può giocarci e ci può azzardare. Qualcuno dice che il poker non è gambling: lo è eccome.

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Dicono che il poker è un gioco di abilità. Non so come l’abilità si possa applicare a qualcuno che mescola un mazzo di carte e te le distribuisce random. Non c’è controllo. C’è chi bluffa e punta meglio di altri? Sì. Ma questo non fa del poker un gioco di abilità.

L’autore dell’intervista pone poi la domanda delle domande: non è che Sheldon Adelson è contro poker e DFS perché tocca i suoi interessi? “No. Non è questione di soldi. Io sono un padre, un nonno, uomo d’affari responsabile e non voglio sfruttare le persone povere.

Tutti pensano che siccome sono ricco, voglio diventarlo sempre di più. Sì, voglio fare più soldi, ma non sfruttando giovani e poveri. Non esiste un principio che sacrificherei in favore dei soldi.

Si tratta di una questione morale. Quando vediamo qualcuno [nel casinò] che secondo noi ha bisogno di cure, smettiamo di farlo giocare. Non ho bisogno di far male alla gente per guadagnare”.

Chissà se Brian Rast è d’accordo…

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