A volte è necessario seguire percorsi alternativi per trovare la propria realizzazione nella vita. C'è chi è convinto fin da piccolo di voler diventare un tennista professionista e poi si ritrova invece a diventare un professionista di tutt'altra attività.
È questa la storia di Bruno Volkmann, giocatore brasiliano che ha inseguito per vent'anni il sogno di vivere di tennis ed è invece riuscito a diventare ricco grazie al poker. Oltretutto partendo dai freeroll.
In questo Articolo:
Bruno Volkmann, dal tennis al poker
Il sogno di diventare un tennista
Bruno sognava di diventare un tennista di fama internazionale. Si immaginava mentre scendeva in campo a Wimbledon e al Roland Garros, con il pubblico che andava in visibilio per le sue giocate.
Nel 1998, quando aveva otto anni, prese in mano la sua prima racchetta. Da quel momento non fece altro che pensare al tennis.
A 16 anni trovò un compagno di allenamento che era anche un esempio da seguire. Si chiamava André Sà ed era già un professionista, che negli anni a venire avrebbe partecipato a Wimbledon, il Roland Garros e le Olimpiadi.
I due iniziarono una collaborazione che sarebbe durata a lungo, nonostante due percorsi professionali ben diversi.

La carriera da sparring partner
Alla fine, Bruno è davvero riuscito a prendere parte a Wimbledon e agli altri tornei del Grand Slam. Ma non come giocatore: negli ultimi dieci anni è stato lo sparring partner di André Sá.
Con lui ha girato il mondo e ha avuto modo di conoscere personalmente il tennis che conta. Però non lo ha fatto da protagonista. Ha fatto la comparsa nel sogno di qualcun altro.
"Da quando avevo otto anni non ho pensato ad altro che al tennis. È stato molto frustrante provare e riprovare senza successo a diventare un tennista professionista".
Il riscatto nel poker
I freeroll
Anche se non è riuscito a realizzare il sogno che aveva da bambino, Bruno si è costruito una bella vita grazie al tennis. Ha viaggiato per il mondo conoscendo i suoi idoli di infanzia e si è allenato con alcuni dei più forti tennisti di tutti i tempi.
Soprattutto, fare lo sparring partner gli ha permesso di avere tanto tempo libero. Ed è grazie a questa circostanza che ha iniziato a giocare a poker.
"Il lavoro dello sparring partner ti lascia tanto tempo a disposizione", racconta. "Dopo un torneo, o anche tra una partita e l'altra, non c'è praticamente niente da fare. Così iniziai a passare il mio tempo libero giocando i freeroll".
Dopo aver scoperto il poker, Bruno ha iniziato a giocarci per pura passione. Per lui l'aspetto monetario non aveva grande importanza (considerando che un lavoro ben retribuito lo aveva già), ma gli interessava la competizione e l'adrenalina.
La qualificazione a un importante torneo
Giocava i freeroll online mentre si trovava in giro per il mondo, ma un giorno, quando era da poco tornato in Brasile, scoprì che una poker room della sua città organizzava un freeroll di qualificazione a un importante torneo live.
Bruno si è registrato e lo ha vinto. Ha poi partecipato al torneo e ha vinto anche quello, incassando una cifra notevole (che non rivela e non è tracciabile perché si trattava di un club).
"Tutto è andato alla perfezione, e ho vinto il torneo. Era un premio enorme per me", ha dichiarato.
Questo successo gli ha messo in testa un'idea che non se n'è più andata: diventare un professionista, non del tennis ma del poker.
Diventare un poker pro
"La decisione di mollare il tennis e concentrarmi sul poker non è stata facile", dice oggi.
Eppure è stata certamente vincente: dal 2015 a oggi ha accumulato 2.8 milioni di dollari nei tornei online. Partendo dai freeroll, è passato a un gruppo di staking e poi agli high stakes. Oggi possiede lo stesso gruppo di staking che lo aveva lanciato.
Ha avuto grande successo soprattutto su Pokerstars.com, dove gioca con il nickname "great dant". Sulla room della picca rossa ha incassato 2.35 milioni di dollari, centrando il premio più alto proprio pochi giorni fa.

La vittoria nel WCOOP
Lo scorso venerdì, infatti, Bruno Volkmann ha giocato e vinto un torneo del WCOOP da $1.050 di buy-in con formula 4-max. Si è messo alle spalle 861 avversari e ha conquistato una super prima moneta da $177.000.
"Quella vittoria ha rappresentato la concretizzazione di un duro lavoro", ha dichiarato a Pokerstarsblog.com. "Ho giocato MTT high stakes per due anni senza big shot. Finalmente è arrivata la vittoria!"
Pur esaltato dal ricco successo, Bruno resta con i piedi a terra.
"C'è un sacco di varianza in questi tornei, molto più di quanto si creda. Il fatto che abbia vinto un titolo WCOOP non fa di me un giocatore migliore di quello che ero la scorsa settimana. Chi vince questi tornei non è necessariamente il migliore".
Tanta umiltà, che deriva con ogni probabilità dal suo passato tennistico. Uno sport duro e talvolta crudele, che ti costringe a contare solo su te stesso. Proprio come il poker, l'ambito dove Bruno è davvero riuscire a diventare un vero professionista.