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Charlie Carrel: “Mollai tutto e mi trasferii da mia nonna, non me ne sarei andato prima di aver vinto 100.000$”

Charlie Carrel è uno dei giovani professionisti più interessanti sul panorama internazionale. A 23 anni ancora da compiere ha già accumulato vincite pari a 2.4 milioni di dollari dal vivo e 1.2 milioni di dollari negli MTT Online. Non siamo a conoscenza, poi, del profitto (presumibilmente mostruoso) ottenuto nel cash game online e live. Charlie, infatti, è prima di tutto un temibile cash gamer, come ci raccontò due anni fa il suo coach Christian “IwasKMutu” Favale: “Credo abbia un talento infinito, veramente cristallino, e devastanti margini di miglioramento”.

Anche se ha ha la tipica aria del ragazzino dell’online tanto forte quanto sfacciato, non si può proprio dire che Charlie Carrel sia bullo. Questo termine viene spesso utilizzato per descrivere i regular più forti, ma nel suo caso sarebbe una definizione infelice: come ha raccontato a Vice, da ragazzino ha subito soprusi di ogni tipo da parte dei bulletti della scuola. Nell’intervista al portale di Shane Smith, il professionista inglese ha rivelato alcuni retroscena molto interessanti sulla sua vita e sui recenti successi ai tavoli.

“Intelligenza e incapacità di relazionarsi con gli altri non costituivano un bel mix”, racconta oggi Charlie sorridendo. “Per gran parte della mia infanzia e adolescenza sono stato vittima dei bulli in maniera piuttosto pesante“.

Charlie Carrel (courtesy Neil Stoddart/EPT)
Charlie Carrel (courtesy Neil Stoddart/EPT)

Per assurdo, questa situazione spiacevole si è rivelata utile nella sua carriera di poker pro: “Non avere più di un amico per tanto tempo sicuramente ha bloccato il mio sviluppo emotivo e sociale. Però mi ha costretto a creare un meccanismo di difesa, a distaccarmi dalle mie emozioni. Ad esempio, non mi sento mai stressato quando raggiungo un tavolo finale. Posso spegnere le mie emozioni, e sono grato per questo”.

La storia pokeristica di Charlie Carrel è simile a quella di molti altri giocatori: dopo aver conosciuto il poker attraverso piccole partite casalinghe con gli amici, si è dedicato all’online ottenendo risultati straordinari. Il suo percorso, però, è caratterizzato da una tappa fondamentale e sicuramente poco comune: nel 2012 ha lasciato Londra e la sua famiglia per trasferirsi sull’isola di Jersey, a casa della nonna. Lì avrebbe avuto la possibilità di dedicarsi completamente alla sua carriera di poker pro, senza distrazioni di alcun tipo.

“In quel periodo ho perso contatto con il 90% dei miei amici perché il poker era il compito più importante della mia vita”, ha raccontato a Vice. “Avevo un bankroll di 2.500$ e decisi che non me ne sarei andato dal Jersey prima di aver vinto almeno 100.000$“.

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All’EPT di Malta

Nel giro di pochi mesi, Charlie Carrel ha vinto decine di migliaia di dollari nel cash game su PartyPoker.com, per poi trasferirsi su Pokerstars.com con il nickname “Epiphany77“. Sulla room della picca rossa ha scalato tutti i livelli del cash game arrivando fino al NL 5.000$. Nel frattempo ha anche vinto il Sunday Million per 201.711$.

La carriera di Charlie era quindi ormai avviata e l’obiettivo dei 100.000$ era stato ampiamente superato. Il passo successivo è stato anche quello più naturale: mettersi alla prova nel live.

Nel 2014 ha ottenuto il primo ITM in carriera in Italia, in un side event dell’EPT di San Remo, chiudendo in 21° posizione per 2.500€. A novembre dello stesso anno ha vinto la tappa di Grosvenor dello UKPT per 108.625£ e a maggio del 2015 ha messo a segno il colpaccio, trionfando nell’high roller da 25.000€ di iscrizione dell’EPT Grand Final di Montecarlo. In quell’occasione ha vinto 1.114.000€.

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Questo successo gli ha conferito grande notorietà. Di lui hanno parlato a lungo tanti siti specializzati ma anche diversi portali che non si erano mai occupati prima di poker. La popolarissima pagina Facebook “The Lad Bible” gli ha dedicato un post diventato subito virale, nonostante fosse palese che l’autore capisse ben poco di poker. E all’improvviso, dopo il successo e la fama, Charlie è passato da vittima dei bulli al nuovo migliore amico di tutti.

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“Improvvisamente ho iniziato a ricevere messaggi da persone che avevo visto una sola volta nella vita, persone che erano solite picchiarmi a scuola. Si sono fatti vivi membri della mia famiglia con cui non avevo mai parlato, completi sconosciuti”. Ovviamente Charlie non si è fatto ammaliare da questo improvviso interesse nei suoi confronti e ha festeggiato la vittoria portando i suoi amici più fidati ad Amsterdam.

Molti si aspettavano di vedere Charlie Carrel alle WSOP quest’estate, ma così non è stato: “È stata una delle decisioni più difficili ma al tempo stesso migliori. Rimanendo in Inghilterra ho potuto esplorare cose nuove come il Jiu-jitsu, la cucina e la scrittura creativa. Più di tutto, ho potuto passare del tempo con la mia famiglia“.

Per molti pro l’idea di saltare le WSOP è follia, ma per Charlie Carrel ciò che più conta è l’equilibrio della sua vita. E se fosse questo il “segreto” della nuova generazione di poker pro? Uno stile di vita equilibrato nel quale il poker non prende ogni singola energia e ogni secondo della vita. Molti giovani professionisti come Fedor Holz la pensano allo stesso modo e i loro risultati ai tavoli parlano da soli…

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