L'ex attaccante della Premier League Michael Chopra ha fatto rivelazioni a dir poco sconvolgenti riguardo il Newcastle United, il suo ex club: durante le trasferte, sul pullman, erano di rigore partite high stakes di poker e scommesse di ogni tipo. Si giocavano cifre importanti, anche con puntate fino a 30.000 sterline. Un fenomeno dilagante in quasi tutte le squadre britanniche: Manchester United in primis. Chopra ha ammesso di aver perso circa 2 milioni in quel periodo. Di quella squadra facevano parte stelle di prima grandezza come Alan Shearer, Kieron Dyer, Titus Bramble, Craig Bellamy, mentre Michael Owen si è unito al gruppo dopo quattro anni.

Chopra, 29 anni, è al momento sotto contratto con il Blackpool, squadra della Championship (seconda divisione inglese) ma non ha ancora giocato, perché coinvolto in un brutto giro: è stato costretto a testimoniare in tribunale in un processo che vede alla sbarra quattro uomini, accusati di far parte di un cartello che gestiva un traffico di cocaina (il pubblico ministero è riuscito a provare movimenti per 750.000 sterline).
In un'automobile era stata trovata una somma di 50.000 pounds che in realtà apparteneva all'attaccante, costretto a versare denaro ai malviventi per debiti di gioco. Davanti al giudice, Chopra ha ammesso la sua pericolosa dipendenza dal gambling ed ha svelato aneddoti incredibili sull'action high stakes che ha coinvolto diversi giocatori della Premier League.
Un anno dopo il suo debutto nel Newcaste, all'età di 17 anni, Michael era uno dei protagonisti dell’action del pullman della “perdizione”, un mini casinò ambulante. Chopra ha raccontato tutto nei minimi particolari. Spesso i membri della squadra, prima di partire per i match in trasferta, passavano dalla banca a prelevare denaro contante per dare vita a partite ricchissime. Chopra purtroppo è rimasto “stritolato” da questa dipendenza ed è arrivato al punto di essere anche minacciato, insieme alla sua famiglia, dagli strozzini. Da un possibile sogno, quello di diventare ricco in Premier League, all'incubo del gioco compulsivo e dei debiti, questa è la sua parabola discendente.
Finita la sua avventura al Newcastle, Chopra ha ammesso: "ho firmato nel 2007 per il Sunderland per pagare i miei debiti di gioco". Ha giocato anche per il Cardiff, il Nottingham Forest ed altre squadre minori ma il vizio è rimasto.
Un altro testimone ha certificato che Chopra "aveva un grosso problema con il gioco. Scommetteva su qualsiasi cosa". I bookmakers inglesi accettavano le sue scommesse e lui otteneva denaro da alcuni usurai di Glasgow.